Welfare: Castrignanò dell’Osservatorio italiano sul tema caregiver

Lorenzo Di Bari

Ottobre 24, 2025

Al Global Welfare Summit, che si è tenuto il 15 marzo 2025, è stato presentato il secondo rapporto dell’Osservatorio Italiano Welfare, un’analisi approfondita del sistema di welfare nel nostro Paese. Il presidente dell’Osservatorio, Stefano Castrignanò, ha illustrato i risultati di uno studio condotto su un campione di 9 milioni di lavoratori, comprendente 1,7 milioni di liberi professionisti e il resto composto da lavoratori dipendenti. L’analisi ha messo in evidenza la necessità di integrare nei contratti collettivi nazionali servizi di supporto per i caregiver e per la genitorialità, attualmente disponibili solo per il 3,7% dei lavoratori dipendenti delle piccole imprese.

Servizi di supporto ai caregiver e alla genitorialità

Castrignanò ha sottolineato l’importanza di lavorare per includere nei contratti collettivi le coperture per i grandi rischi, un aspetto che richiede attenzione. Secondo il presidente, la valorizzazione del ruolo dei fondi pensione è cruciale non solo per garantire una protezione sociale universale, ma anche per contribuire alla crescita economica dell’Italia. Questa prospettiva si allinea con la necessità di riformare il sistema di welfare, rendendolo più inclusivo e adeguato alle esigenze attuali.

Tre ricette per il cambiamento

Per raggiungere questi obiettivi, Castrignanò ha proposto tre misure da attuare simultaneamente. La prima consiste nell’iscrizione obbligatoria ai fondi pensione, che garantirebbe una copertura più ampia per i lavoratori. La seconda misura prevede l’introduzione di coperture accessorie, le quali dovrebbero diventare obbligatorie per tutti i lavoratori. Infine, è necessario un investimento fisso e strutturale in strumenti dell’economia reale, affinché il sistema di welfare possa sostenere efficacemente la popolazione e rispondere alle sfide future.

Con queste proposte, l’Osservatorio Italiano Welfare si pone l’obiettivo di modernizzare il welfare italiano, rendendolo più resiliente e reattivo alle esigenze dei lavoratori e delle famiglie. La strada da percorrere è lunga, ma l’impegno di esperti e istituzioni è fondamentale per costruire un sistema di protezione sociale più equo e sostenibile.

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