Il 31 ottobre 2025, il volume “Raccontare l’Italia“, scritto dal filologo e editore Roberto Cicala, sarà disponibile per il pubblico grazie alla casa editrice Il Mulino. Quest’opera rappresenta un’importante ricostruzione della vita e dell’opera di Sebastiano Vassalli, lo scrittore novarese che ha lasciato un segno indelebile nella narrativa italiana contemporanea con opere come “La chimera” e “La notte della cometa“. A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2015, il libro si propone come una guida critica e biografica, con una presentazione a cura dello scrittore Paolo Di Paolo.
Un viaggio nell’archivio di Vassalli
Il volume di Cicala trae origine da un’analisi approfondita dell’archivio inedito di Sebastiano Vassalli, custodito nella sua abitazione immersa nelle risaie novaresi. Questo lavoro offre un’opportunità unica di esplorare non solo la produzione letteraria dell’autore, spesso associato in modo riduttivo a “La chimera“, ma anche il suo percorso artistico più ampio e articolato. L’autore ha saputo fondere sperimentazione, riflessione storica e impegno civile, creando un corpus di opere che merita di essere rivalutato. Cicala si impegna a portare alla luce documenti inediti, curiosità biografiche e testi dimenticati, arricchendo la comprensione del contesto umano e intellettuale che ha caratterizzato la vita di Vassalli.
Tra le scoperte più affascinanti, si evidenzia il fatto che prima di raggiungere il successo letterario, Vassalli aveva preso in considerazione l’idea di diventare un venditore ambulante di antiquariato, un segno del suo disincanto nei confronti del mondo culturale. Fu grazie all’intervento di Giulio Bollati, storico editor della casa editrice Einaudi, che Vassalli decise di rimanere nel campo della scrittura. Contrariamente a quanto spesso narrato, il suo ingresso in Einaudi non fu dovuto all’influenza di Edoardo Sanguineti, ma del critico letterario Giorgio Bárberi Squarotti. Un episodio meno noto, ora documentato, riguarda un diverbio con il regista Luca Ronconi, che aveva commissionato un’opera teatrale che non venne mai realizzata.
Documenti e lettere inedite
Il volume “Raccontare l’Italia” presenta una serie di testi inediti, lettere personali e annotazioni di viaggio che offrono una nuova prospettiva sul metodo e sulla visione di Vassalli. Uno dei dettagli più interessanti riguarda il titolo originale previsto per “La chimera“, che avrebbe dovuto essere “L’albera dei ricordi“, in riferimento all’albero abbattuto per costruire la pira su cui venne bruciata la protagonista del romanzo, accusata di stregoneria. Un altro testo mai pubblicato, rifiutato da Einaudi, è un dizionario fantascientifico a tema sessuale, che testimonia la fase sperimentale del giovane Vassalli, apprezzato persino da Italo Calvino.
Le lettere inedite arricchiscono ulteriormente la narrazione, come quella indirizzata a Maria Corti, una delle prime a riconoscere il suo talento, e una missiva a una bambina riguardante la pace. Quest’ultima rivela il lato umano e pedagogico dello scrittore, esortando la giovane destinataria a riflettere sull’importanza delle relazioni interpersonali nel contesto della pace e della guerra. Altre missive forniscono spunti di riflessione sul fascismo e un epilogo mai pubblicato dedicato ai futuristi fiorentini.
Tematiche e riflessioni di Vassalli
La produzione di Vassalli è permeata da un’ossessione per l’odio come categoria antropologica e politica, un tema che attraversa le sue opere. A conferma di ciò, il diario inedito del viaggio in Sicilia, realizzato per documentarsi sulla mafia in preparazione alla scrittura de “Il Cigno“, è stato redatto durante i tragici eventi della strage di via D’Amelio. La sua riflessione su “Odiare è di destra?” viene riproposta con materiali preparatori, evidenziando l’importanza del dibattito sociale e politico.
In aggiunta, il volume include un inedito sulla ricerca del carattere nazionale degli italiani, un testo che avrebbe dovuto costituire la premessa a “L’italiano“, successivamente scartata. A chiudere il libro, un toccante dialogo leopardiano sulla guerra, anch’esso mai pubblicato. “Raccontare l’Italia” si propone non solo come un’opera di studio per esperti, ma come una mappa per riscoprire Sebastiano Vassalli, un autore capace di unire storia e invenzione, memoria e denuncia, attraverso una scrittura limpida e una visione critica ma appassionata dell’Italia e degli italiani.
