Il 24 ottobre 2025, il noto criminale Alessandro Capriotti, soprannominato ‘il Miliardero’ o ‘il Fornaro’, è tornato nel carcere di Roma dopo un breve periodo agli arresti domiciliari. Capriotti, già arrestato nel novembre del 2024 dai Carabinieri durante un’importante operazione contro una rete di trafficanti e spacciatori operante tra Roma e Ostia, è nuovamente sotto inchiesta per estorsione aggravata con metodo mafioso nei confronti di un imprenditore del settore e-commerce.
Operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti
L’operazione che aveva portato al primo arresto di Capriotti si era concentrata sul traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall’Olanda. Dopo un mese di detenzione, il giudice aveva concesso i domiciliari a Capriotti per motivi di salute. Tuttavia, secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, le nuove accuse hanno comportato un rientro immediato in carcere.
Arresto in clinica e complici coinvolti
Capriotti è stato arrestato mentre si trovava in una clinica di Roma, dove stava partecipando a un incontro con Salvatore Nicitra e Riccardo Brugia. Entrambi i complici sono stati arrestati: a Brugia è stata trovata una pistola con matricola abrasa, mentre Nicitra è stato arrestato per violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale, che prevedevano l’obbligo di soggiorno.
Intensificazione dell’inchiesta e preoccupazioni delle forze dell’ordine
L’inchiesta si è intensificata a seguito di segnalazioni riguardanti attività estorsive legate a Capriotti, il quale era già stato coinvolto in indagini per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, assassinato nel parco degli Acquedotti nell’agosto del 2019. La sua figura continua a destare preoccupazione tra le forze dell’ordine, che monitorano attentamente le sue attività e le sue relazioni nel mondo del crimine organizzato.
Prospettive future delle indagini
Con il rientro in carcere di Capriotti, le autorità sperano di ottenere informazioni utili per smantellare ulteriormente le reti di traffico e estorsione che continuano a operare nella capitale. La situazione rimane sotto osservazione, mentre le indagini proseguono.
