Le Guide de L’Espresso premiano 21 ristoranti e 7 cantine italiane

Franco Fogli

Ottobre 24, 2025

Al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 15 gennaio 2025, si è svolta la presentazione della 46esima edizione delle Guide de L’Espresso, un evento che ha riunito oltre mille partecipanti, tra cui chef, produttori di vino, operatori del settore, rappresentanti istituzionali e giornalisti. Durante la serata, è stata celebrata l’Ottava arte, riconoscendo l’importanza dell’alta cucina e del vino come espressioni culturali che coinvolgono tutti i sensi, trasformando il semplice atto del mangiare in un’esperienza significativa. L’evento è stato condotto da Guido Meda, vicedirettore di Sky Sport, e Federica Masolin, giornalista e conduttrice della stessa emittente, che hanno guidato il pubblico attraverso un programma ricco di talk, interventi e premiazioni.

I ristoranti e i riconoscimenti

Quest’anno, ben 21 ristoranti hanno ricevuto il massimo riconoscimento di 5 cappelli, tra cui spiccano tre chef donne: Antonia Klugmann de L’Argine a Vencò, Jessica Rosval di Al Gatto Verde e Nadia Santini di Dal Pescatore. Inoltre, sei ristoranti hanno raggiunto il punteggio perfetto di 20/20, tra cui l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, Cracco di Carlo Cracco, Reale di Niko Romito, Duomo di Ciccio Sultano, Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo e Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni. Sul fronte vinicolo, sette cantine hanno ottenuto il prestigioso “110 cum laude”, il punteggio massimo conferito dalla Guida, tra cui Alta Mora, Castello di Ama, Elvio Cogno, Ferrari Trento, Giovanni Rosso, Podere Forte e Tenuta Sette Ponti.

Premi speciali e riconoscimenti

Oltre ai riconoscimenti principali, sono stati assegnati anche premi speciali per valorizzare talenti emergenti nel panorama gastronomico italiano. Il premio per il Miglior Giovane è stato conferito a Luca Adobati, chef di Casa Romano, mentre il nuovo premio Miglior Outsider è andato ad Alberto Gipponi di Dina. Nel settore vinicolo, il titolo di Miglior Vino Spumante è stato attribuito a Ferrari Trento di Matteo Lunelli, mentre il premio per il Miglior Produttore Under 40 è stato ritirato da Marianna Neri per Casanova di Neri.

Dialoghi culturali e innovazioni

L’evento ha anche ospitato un confronto tra istituzioni e protagonisti della cultura italiana, con interventi significativi da parte del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, e di altri esperti del settore. I talk tematici, intitolati “Sapori d’Italia”, “Fuori Scena. Outsider” e “L’estetica dell’Ottava”, hanno esplorato il ruolo dell’enogastronomia come motore culturale e innovativo per il Paese.

Un anno di reportage e innovazioni digitali

L’edizione 2026 rappresenta il risultato di un anno di intenso lavoro, durante il quale il curatore Luca Gardini e il team di ispettori hanno percorso 60.000 chilometri, degustando 1.500 vini, visitando 1.200 ristoranti e assaggiando oltre 5.000 piatti. Questo impegno ha coinvolto più di 1.000 professionisti, tra ispettori, curatori, redattori e fotografi, tutti uniti nella missione di mappare l’enogastronomia italiana. È stata presentata anche la versione aggiornata del sito web e la nuova app, progettate per rendere accessibili le eccellenze culinarie a un pubblico più vasto.

Nuovi progetti editoriali e collaborazioni

Nel 2025, Le Guide de L’Espresso hanno avviato nuovi progetti editoriali e collaborazioni. Tra questi, il progetto Outsider con Kia, che racconta le storie di chi ha scelto percorsi non convenzionali nella ristorazione. Altro esempio è ALT – Stazione del Gusto, un’iniziativa con Enilive che trasforma una stazione di servizio in un’esperienza culinaria. Infine, “Silenzio, parla il cooking” è una serie di cortometraggi che unisce arte e gastronomia, realizzata con Elica. Questi progetti, insieme a guide come “Sapori e Storie di Roma” e “Best Restaurants & Wines of 2025”, ampliano l’orizzonte della cultura enogastronomica italiana.

Emilio Carelli, direttore de L’Espresso, ha sottolineato l’importanza di celebrare le eccellenze italiane, evidenziando come la cucina e il vino rappresentino una forma autentica di diplomazia culturale. Luca Gardini ha aggiunto che raccontare l’Italia attraverso il cibo e il vino significa esplorare l’identità del Paese, valorizzando chi, con passione e talento, trasforma il cibo in esperienze uniche.

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