Cafà (Cifa Italia e Fonarcom): “Importanza della qualità nelle tutele contrattuali”

Marianna Ritini

Ottobre 24, 2025

Il 24 ottobre 2025, durante una conferenza tenutasi a Napoli, Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e di Fonarcom, ha dichiarato che il principio di equivalenza tra contratti rappresenta una “svolta storica” per il mondo del lavoro. Questo nuovo approccio, evidenziato dal recente Codice degli appalti e dalle linee guida dell’Anac, segna un cambiamento significativo nel modo in cui vengono considerati i contratti collettivi, ponendo l’accento sulla qualità dei contenuti piuttosto che sulla semplice firma.

Il nuovo approccio ai contratti collettivi

Cafà ha spiegato che il nuovo orientamento sposta il focus dal “chi firma” al “cosa viene sottoscritto”. Questo cambiamento implica che ora la qualità delle tutele e dei contenuti dei contratti è fondamentale, aprendo la strada a una competizione positiva tra i vari modelli di contrattazione collettiva. Durante il talk intitolato “Appalti e Ccnl: dal principio di equivalenza alla sua attuazione concreta”, organizzato da Fonarcom, Cafà ha sottolineato che questa nuova visione non solo valorizza le tutele, ma promuove anche la formazione e il welfare, elementi essenziali per il benessere dei lavoratori.

Il presidente di Cifa ha evidenziato come il principio di equivalenza ponga fine a un’epoca in cui esisteva un unico modello contrattuale applicabile a tutti i settori. “Si apre una stagione di pluralismo sindacale autentico”, ha affermato. La qualità di un contratto, secondo Cafà, non deve essere misurata dalla firma, ma dai contenuti e dalla capacità di generare benessere, stabilità e crescita.

Il contratto intersettoriale di Cifa e Confsal

La contrattazione siglata da Cifa e Confsal si inserisce perfettamente in questo nuovo contesto. Cafà ha descritto il loro contratto intersettoriale come un modello di qualità, orientato verso le persone e la produttività. In questo scenario, l’importanza della formazione continua e del welfare contrattuale emerge come un pilastro fondamentale. “Investire nel capitale umano significa costruire imprese solide e resilienti”, ha affermato Cafà, sottolineando che la formazione è un elemento chiave per rendere concreto il principio di equivalenza e trasformare la qualità contrattuale in risultati tangibili.

Il presidente ha anche messo in evidenza la necessità di un cambiamento di mentalità da parte di istituzioni e aziende. L’equivalenza, ha spiegato, non deve essere interpretata come confusione, ma come una maturità del sistema. È essenziale promuovere una cultura della valutazione che premi contratti coerenti, moderni e inclusivi, utilizzando strumenti oggettivi per misurare la qualità dei contratti attraverso servizi, welfare e formazione.

Il ruolo di Fonarcom nella transizione

Infine, Cafà ha sottolineato il ruolo cruciale di Fonarcom nel sostenere questa transizione. “Il Fondo rappresenta il luogo in cui innovazione e responsabilità sociale si incontrano”, ha affermato, evidenziando che le imprese che investono nella formazione sono quelle che meglio interpretano lo spirito del nuovo Codice degli appalti. L’obiettivo è rendere la qualità contrattuale un valore competitivo e una garanzia per i lavoratori, assicurando che il sistema del lavoro evolva in modo positivo e sostenibile.

×