Il 24 ottobre 2025, a Napoli, si è svolto un importante incontro organizzato dal Fondo paritetico interprofessionale, durante il quale si è discusso del tema della contrattazione di qualità. Lucia Alfieri, consigliere di amministrazione di Fonarcom e moderatrice del talk intitolato ‘Appalti e Ccnl: dal principio di equivalenza alla sua attuazione concreta’, ha esposto le sue riflessioni su come il settore possa evolversi oltre i modelli tradizionali.
Il concetto di equivalenza contrattuale
Durante il suo intervento, Alfieri ha messo in risalto un modello innovativo di contrattazione, che non si limita a rispettare criteri formali ma punta a garantire servizi tangibili per le imprese e i lavoratori. Ha affermato che oggi è possibile abbandonare una visione obsoleta, in cui solo alcuni modelli contrattuali erano considerati validi. L’apertura attuale rappresenta una sfida significativa per le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, chiamate a dimostrare che è possibile realizzare una contrattazione di qualità, superando le tradizioni e puntando al miglioramento.
Alfieri ha sottolineato che il principio di equivalenza non riguarda solo le tutele economiche, ma anche quelle normative. In questo contesto, la bilateralità gioca un ruolo cruciale, in quanto rappresenta un indicatore di equivalenza previsto dalla normativa stessa. Le parti sociali devono offrire servizi concreti, tra cui la formazione, essenziale per garantire che i lavoratori possano aggiornare le proprie competenze e rimanere competitivi in un mercato del lavoro in rapida evoluzione.
Il nuovo codice degli appalti
Lucia Alfieri ha inoltre evidenziato come il nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. 36/2023) introduca un principio innovativo, che consente la coesistenza di più contratti collettivi, purché questi siano di qualità e coerenti, garantendo le stesse tutele. Questo cambiamento rappresenta un significativo passo avanti, in quanto valorizza il pluralismo sindacale e premia le imprese che scelgono di competere sulla qualità del lavoro piuttosto che sul costo.
Alfieri ha ribadito che la formazione è l’unico strumento capace di trasformare un principio giuridico in un cambiamento concreto. Per realizzare l’equivalenza, è fondamentale avere professionisti formati, consulenti preparati e aziende consapevoli dell’importanza di una contrattazione collettiva moderna.
Fonarcom e la sfida del cambiamento
Nel corso dell’incontro, Alfieri ha ricordato il ruolo di Fonarcom, che conta oltre 260.000 imprese aderenti e più di 1,7 milioni di lavoratori. L’organizzazione si propone come un laboratorio di innovazione nella formazione continua, in grado di supportare le aziende in questa nuova era di cambiamento normativo e culturale.
La rappresentante di Fonarcom ha concluso il suo intervento evidenziando che la sfida per i prossimi anni sarà quella di coniugare competitività e benessere organizzativo. L’obiettivo è costruire un mercato del lavoro che premi la qualità, la partecipazione e la responsabilità sociale. Il principio di equivalenza richiede di scegliere i contratti non per tradizione, ma in base ai contenuti e alla coerenza con le reali necessità del lavoro.
