Il 23 ottobre 2025, il consigliere del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha confermato che gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’invio dei sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina. In un’intervista a Rbc Ukraine, Yermak ha sottolineato che il sostegno in materia di difesa aerea è ora assicurato, con particolare riferimento ai sistemi Patriot. Ha dichiarato: “C’è una lunga coda, ma stiamo cercando di avvicinarci il più possibile alla finestra di consegna. La cosa più importante è che Trump ha dato il via libera, quindi le questioni rimanenti sono principalmente di natura tecnica”.
Medvedev: Trump su un sentiero di guerra con Mosca
Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, ha commentato la decisione di Donald Trump, affermando che il presidente americano si trova “sul sentiero di guerra” contro la Russia. Medvedev ha utilizzato il suo profilo Telegram per esprimere preoccupazione per il crescente antagonismo degli Stati Uniti nei confronti della Russia, definendo Trump un “pacificatore” che ha ora intrapreso una chiara azione contro Mosca. “Questo è il suo conflitto ora, non quello del senile Biden!”, ha scritto Medvedev, aggiungendo che le decisioni recenti rappresentano un atto di guerra nei confronti della Russia e che Trump si sta allineando con “l’Europa folle”.
Due giornalisti uccisi da un drone russo a Kramatorsk
La città di Kramatorsk, situata nell’Ucraina orientale, è stata teatro di un tragico evento il 23 ottobre 2025, quando due giornalisti ucraini sono stati uccisi a seguito di un attacco con drone russo. La notizia è stata confermata dall’emittente Freedom Tv, un’organizzazione sostenuta dallo Stato ucraino per la quale le vittime lavoravano. Il governatore regionale di Donetsk aveva già diffuso la notizia, pubblicando immagini dei resti carbonizzati dell’auto su cui viaggiavano i reporter. Questo attacco evidenzia il rischio crescente per i giornalisti che operano in zone di conflitto.
Raid contro soccorsi nel Kharkiv, un pompiere ucciso
Nella stessa giornata, le forze russe hanno attaccato i Vigili del fuoco che si erano recati a spegnere un incendio causato da un bombardamento precedente nell’insediamento di Zelenyi Hai, situato nel distretto di Kupiansk. Questo raid ha portato alla morte di un pompiere, identificato come Yuriy Chystuikov, di 49 anni. Altri cinque membri dell’unità di soccorso sono rimasti feriti durante l’incidente, evidenziando ancora una volta il pericolo che i soccorritori affrontano nel tentativo di salvare vite umane in un contesto di conflitto attivo.
