La Knesset ha recentemente avviato un dibattito significativo, approvando in via preliminare una legge che mira ad estendere la **sovranità** dello **Stato di Israele** sulla **Cisgiordania**. Questo evento si è verificato il 23 ottobre 2025, in concomitanza con la visita del **vice presidente americano JD Vance**, il quale ha espresso **preoccupazioni** riguardo alla situazione. La proposta, avanzata da **Avi Moaz**, unico rappresentante del **partito di estrema destra Noam**, ha ottenuto 25 voti favorevoli e 24 contrari, come riportato dal quotidiano **Haaretz**. La legge dovrà ora affrontare ulteriori votazioni per la sua definitiva approvazione.
Le reazioni internazionali
**JD Vance**, il **vice presidente** degli **Stati Uniti**, ha commentato il voto alla **Knesset** definendolo una “stupida trovata politica” e ha affermato di essere “offeso” da questa decisione. **Vance** ha dichiarato: “Non permetteremo a **Israele** di annettere la **Cisgiordania**”. Anche **Marco Rubio**, segretario di Stato americano, ha espresso la sua contrarietà, avvertendo che tale voto potrebbe “minacciare la tregua a **Gaza**” e risultare “controproducente”. **Rubio** ha sottolineato che il **presidente americano** ha chiarito che non sosterrà questo sviluppo, il quale potrebbe compromettere anche i **negoziati di pace** in corso.
Il **ministro degli Esteri italiano**, **Antonio Tajani**, ha condiviso preoccupazioni simili, affermando che la decisione della **Knesset** “mette a repentaglio l’accordo” e che è fondamentale progredire verso una **pace duratura**. Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante un evento elettorale a **Napoli**, evidenziando l’attenzione internazionale rivolta alla questione.
La reazione di Hamas
**Hamas** ha reagito duramente alla notizia, definendo il progetto di legge “coloniale e illegale”. In una nota diffusa dal giornale palestinese **Filastin**, il movimento ha denunciato i tentativi di **Israele** di “legittimare” gli **insediamenti** e imporre la propria **sovranità** sui **territori palestinesi**. Secondo **Hamas**, le azioni di **Israele** non cambieranno il fatto che la **Cisgiordania** è considerata **territorio palestinese**, in conformità con la **storia** e il **diritto internazionale**.
Il movimento ha descritto gli sforzi di **Israele** come tentativi frenetici e illegali di appropriarsi di terre che storicamente appartengono ai **palestinesi**, esprimendo la propria determinazione a resistere a tali misure.
Le difficoltà per Netanyahu
Il passaggio della legge rappresenta un significativo imbarazzo per il **primo ministro Benjamin Netanyahu**, il quale aveva dato istruzioni ai membri del suo partito, il **Likud**, di opporsi alla proposta. Tuttavia, un deputato del **Likud**, **Yuli Edelstein**, ha disatteso tali indicazioni, contribuendo con il suo voto favorevole alla riuscita della votazione. Questa situazione potrebbe innescare una crisi con l’amministrazione **statunitense**, che si oppone fermamente all’annessione della **Cisgiordania**.
La proposta di legge, sostenuta anche dal **partito di estrema destra Otzma Yehudit** e dai partiti del **Sionismo religioso**, stabilisce che “lo **Stato di Israele** applicherà le sue leggi e **sovranità** sugli **insediamenti** in **Giudea** e **Samaria**”, mirando a riconoscere ufficialmente queste aree come parte integrante della **sovranità israeliana**. **Maoz**, sostenitore della legge, ha affermato che l’applicazione della **sovranità** è una correzione necessaria.
In un ulteriore sviluppo, è stata approvata anche una proposta di legge, presentata da **Avigdor Lieberman** di **Yisrael Beiteinu**, che prevede l’estensione della **sovranità israeliana** sull’insediamento di **Ma’aleh Adumim**, situato nei pressi di **Gerusalemme**, con un margine di 32 voti favorevoli e 9 contrari.
