Consiglio europeo in corso: asset russi, difesa e ambiente tra i temi cruciali

Marianna Ritini

Ottobre 23, 2025

Giovedì 23 ottobre 2025, i 27 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea si ritroveranno a Bruxelles per un importante Consiglio europeo, con un’agenda densa di temi cruciali. L’incontro, presieduto dal premier portoghese Antonio Costa, avrà come obiettivo principale quello di discutere il futuro sostegno dell’Unione all’Ucraina, in un contesto internazionale in continua evoluzione. I lavori si protrarranno probabilmente fino a tardi, con l’intento di concludere le deliberazioni in un’unica giornata.

L’incontro avrà inizio alle 10, ma i leader inizieranno ad arrivare già dalle 8 del mattino. L’unico a non partecipare sin dall’inizio sarà il premier ungherese Viktor Orban, che si unirà ai colleghi nel pomeriggio a causa di impegni interni. La sua assenza sarà significativa, poiché non prenderà parte alla discussione mattutina dedicata all’Ucraina.

Temi principali del vertice e discussioni in corso

Dopo il consueto scambio di opinioni con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, i leader europei si confronteranno con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un incontro che si prevede possa avvenire di persona. Al centro del dialogo ci saranno gli sviluppi recenti in Ucraina e le modalità attraverso cui l’Unione Europea potrà continuare a garantire il proprio supporto. Una fonte di alto livello ha anticipato che i leader si concentreranno in particolare su come mantenere il sostegno a Kiev nei prossimi due anni, vista la crescente evidenza del disimpegno degli Stati Uniti.

Un tema cruciale sarà la proposta della Commissione Europea di istituire un prestito per l’Ucraina, utilizzando i fondi congelati alla Banca centrale russa. Questa iniziativa si basa sui fondi derivanti dal rimborso delle obbligazioni congelate da Euroclear, la società di clearing che gestisce la maggior parte di questi beni a causa dell’invasione russa. Sebbene i leader non stenderanno una proposta legislativa, si prevede che stabiliranno le linee guida che la Commissione potrà seguire per elaborare un documento ufficiale da presentare successivamente.

La questione è complessa e le discussioni sono ancora in fase di sviluppo. I leader discuteranno di aspetti come il rispetto del diritto internazionale, i rischi associati e la solidarietà all’interno dell’Unione, cercando di arrivare a un accordo su questi punti. Gli ambasciatori presso l’Unione stanno già lavorando alla stesura delle conclusioni, affinché i leader possano concentrarsi su questioni politiche piuttosto che su dettagli testuali.

Il ruolo della Bce e le sanzioni contro la Russia

Non è chiaro se la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, parteciperà alla discussione, nonostante le sue riserve riguardo all’iniziativa della Commissione. Lagarde ha espresso preoccupazioni sui possibili rischi per il ruolo dell’euro come valuta di riserva, tanto che Zelensky ha ritenuto opportuno contattarla per discutere di questo tema. La sua presenza è attesa solo durante la cena dei leader, in occasione dell’Eurosummit, che vedrà anche la partecipazione del presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe.

La discussione riguardante l’Ucraina, pur senza la presenza di Orban, dovrebbe procedere senza ostacoli sul fronte delle sanzioni. Si spera di raggiungere un accordo politico sul diciannovesimo pacchetto di misure contro la Russia, attualmente bloccato dalla Slovacchia, che teme le conseguenze economiche legate alla cessazione dell’import di gas russo prevista per il 2028.

Durante il pranzo di lavoro, i leader si concentreranno su questioni di difesa e sicurezza europea, in seguito alla presentazione della Roadmap per il 2030 da parte della Commissione. Questo piano mira a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri, che sono riluttanti a cedere potere a Bruxelles in materia di difesa, considerata essenziale per la sovranità nazionale. L’alto funzionario ha sottolineato che gli Stati membri dovranno mantenere il controllo sulla coordinazione degli sforzi di difesa.

Competitività e obiettivi climatici al centro del dibattito

Nel pomeriggio, i leader discuteranno di competitività, con particolare attenzione alla transizione ecologica e digitale. Antonio Costa prevede di convocare un Consiglio europeo informale dedicato a questi temi nel mese di febbraio, in vista del Consiglio formale di marzo. La questione climatica si preannuncia come una delle più controverse del summit, con gli Stati membri che presentano posizioni divergenti sugli obiettivi climatici al 2040.

La Commissione ha fissato l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas serra entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, per raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Tuttavia, non tutti i Paesi condividono questa visione, con i Paesi nordici più favorevoli rispetto a quelli più scettici, in particolare riguardo ai settori difficili da decarbonizzare, come l’industria siderurgica.

Recentemente, la situazione si è aggravata con la dichiarazione di bancarotta della startup svedese Northvolt, specializzata nella produzione di batterie, e ora anche Stegra, un’azienda focalizzata sull’acciaio green, sta affrontando difficoltà economiche. Il costo dell’acciaio pulito rappresenta una sfida significativa, poiché deve competere con l’acciaio importato a basso costo, che ha un impatto ambientale maggiore.

Antonio Costa intende focalizzare il dibattito non sugli obiettivi climatici in sé, ma sulle condizioni necessarie per raggiungerli. La lettera della presidente Ursula von der Leyen sulla competitività viene vista come un elemento importante per orientare il dibattito, anche se le proposte riguardanti l’industria automobilistica, in crisi, non presentano novità significative.

La cena dell’Eurosummit rappresenterà l’occasione per ulteriori discussioni, e se necessario, i leader potrebbero affrontare anche la situazione in Medio Oriente e le questioni migratorie, temi già anticipati nella lettera pre-Consiglio di von der Leyen.

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