Secondo quanto emerso dalla denuncia presentata da una donna di 57 anni originaria di Torino, le violenze subite si sarebbero protratte per oltre un decennio. L’udienza preliminare, che vedrà coinvolto l’ex compagno, è fissata per il 5 novembre 2025.
Una serie di atti di violenza ha caratterizzato la vita di Rosita Gentile, residente a Soverato nel Catanzarese, che ha raccontato di essere stata aggredita con schiaffi e pugni, anche durante la gravidanza. La donna ha descritto episodi in cui è stata spinta a terra, tirata per i capelli e colpita con la testa contro i fornelli della cucina. Inoltre, è stata minacciata di morte con coltelli e seguita in ogni suo spostamento. Le violenze sono state perpetrate dall’ex compagno Mario Gregoraci, 74 anni, noto per essere il padre di una famosa showgirl.
Le accuse nei confronti di Mario Gregoraci
Mario Gregoraci è attualmente indagato per maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali aggravate. Attualmente, l’uomo è sottoposto a un divieto di dimora nei comuni di Davoli e Soverato. Il pubblico ministero della Procura di Catanzaro, Graziella Viscomi, ha richiesto il rinvio a giudizio per l’imputato, avendo già chiesto in precedenza gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’udienza preliminare si svolgerà presso il Tribunale di Catanzaro alle 10 del 5 novembre 2025.
Una lunga storia di violenze
Le violenze, come riportato da Rosita Gentile, sarebbero iniziate durante la convivenza tra il 2012 e il 2021, continuando anche dopo la fine della relazione, fino al 2024. Questi atti di violenza si sono verificati anche in presenza della figlia, che all’epoca era minorenne. La donna ha subito una serie di vessazioni quotidiane, sia fisiche che psicologiche. Gregoraci, infatti, utilizzava un linguaggio offensivo nei confronti di Rosita, apostrofandola con frasi come: “Sei la più schifosa delle donne” e “Non vali niente”. Le minacce di morte erano all’ordine del giorno: “Io non ho niente da perdere, ma a te ti ammazzo pure” e “Ti metto un coltello davanti e te lo faccio uscire di dietro”.
Le aggressioni fisiche non si sono fermate nemmeno durante la gravidanza di Rosita. La donna ha raccontato di aver avvertito un “click” alla mandibola dopo essere stata colpita e di aver sofferto di un forte dolore, tanto da non riuscire a sentire per due giorni. Nonostante i consigli del suo medico curante di recarsi in ospedale, Rosita ha deciso di non farlo per proteggere il bambino e per vergogna. Un episodio drammatico si è verificato quando, nel tentativo di fermare l’aggressione, ha subito una spinta così forte da iniziare a sanguinare.
Recentemente, in un’intervista rilasciata a Calabria 7, Rosita ha descritto momenti di terrore, rivelando che il suo ex compagno le diceva che si doveva “liberare” del bambino, minacciandola di lavarsene le mani. Aggiungendo a questo quadro una gelosia estrema, Gregoraci controllava in modo ossessivo le abitudini e l’abbigliamento di Rosita, arrivando a minacciare di distruggere i suoi vestiti se avesse osato indossarli. La donna ha anche raccontato di essere stata pedinata, subendo controlli costanti e irragionevoli, come il legare il cancello con un filo da cucito per monitorare le sue uscite. Inizialmente, Rosita giustificava questi comportamenti attribuendoli alle “provocazioni delle figlie” di Gregoraci, ma alla fine ha trovato il coraggio di denunciare, cercando di porre fine a un incubo che durava da anni.
