Il disegno di legge di bilancio per il 2026 ha ricevuto il via libera dalla Ragioneria di Stato e, come comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato inviato alla Presidenza del Consiglio. Questo documento, aggiornato al 22 ottobre 2025, presenta un totale di 154 articoli, in aumento rispetto ai 137 della prima bozza. Tra le novità più significative, si segnala un cambiamento nella normativa riguardante gli affitti brevi e la conferma del taglio dell’Irpef.
Modifiche alla normativa sugli affitti brevi
Nel nuovo testo, la normativa sugli affitti brevi subisce una modifica importante. L’aliquota della cedolare secca aumenta al 26% per il primo immobile, ma questa condizione si applica solamente a coloro che si avvalgono di intermediari immobiliari o portali telematici. Per chi non utilizza questi servizi, l’aliquota rimane fissata al 21%. Il documento chiarisce che l’aliquota ridotta al 21% si applica ai redditi derivanti da contratti di locazione breve per una singola unità immobiliare, a condizione che durante l’anno fiscale non siano stati stipulati contratti tramite intermediari o portali. Questa distinzione mira a incentivare l’uso di servizi professionali per la gestione degli affitti brevi, limitando le opportunità per coloro che operano autonomamente.
Conferma del taglio dell’Irpef
Il disegno di legge conferma anche il taglio dell’Irpef, che scende dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Inoltre, per i contribuenti con redditi superiori a 200.000 euro, è prevista una sterilizzazione delle imposte attraverso detrazioni specifiche. Secondo il testo, l’importo della detrazione dall’imposta lorda per questi contribuenti sarà ridotto di 440 euro, un provvedimento che mira a rendere più equo il sistema fiscale e a sostenere le fasce di reddito medio-alte.
Il disegno di legge, ora in attesa di approvazione finale, rappresenta un passo significativo nella gestione delle politiche fiscali italiane per il prossimo anno e potrebbe avere un impatto notevole sul mercato immobiliare e sulle strategie fiscali dei contribuenti.
