La mozzarella di bufala campana Dop conquista 37 milioni di utenti online

Franco Fogli

Ottobre 22, 2025

La mozzarella di bufala campana Dop si conferma un simbolo di eccellenza gastronomica e un prodotto di grande attrattiva per i consumatori europei, come dimostrano le recenti ricerche condotte da Nomisma e Arcadia. Presentato il 15 maggio 2025 presso la Reggia di Caserta, l’evento intitolato “Mozzarella di bufala campana Dop, la sfida europea” ha rivelato che il numero di utenti digitali interessati a questo prodotto ha raggiunto i 37 milioni. Denis Pantini, responsabile Agrifood di Nomisma, ha illustrato i risultati di uno studio effettuato su cinquemila consumatori provenienti da cinque Paesi europei, tra cui Austria, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera. Secondo Pantini, l’analisi si è concentrata su tre aspetti principali: notorietà, percezione e comportamenti di consumo. Gli inglesi e gli svizzeri si sono rivelati i maggiori consumatori di mozzarella Dop, con una percentuale di circa il 30% della popolazione coinvolta.

Le emozioni legate alla mozzarella di bufala

Per la prima volta, lo studio ha indagato anche le emozioni suscitate dalla mozzarella di bufala campana. Le sensazioni più comuni tra i degustatori europei includono piacere (29%), benessere (24%), felicità (15%) e innamoramento (10%). Paesi come il Belgio e il Regno Unito si sono distinti per una maggiore percezione di piacere, mentre gli austriaci hanno manifestato la sensazione di benessere in misura del 37%. La mozzarella Dop è spesso associata a cene romantiche italiane, con il 30% dei consumatori che la considera ideale per tali occasioni. Gli austriaci si sono mostrati particolarmente favorevoli a questa idea, mentre i belgi sembrano meno inclini a consumarla in contesti romantici.

Impatto della mozzarella sulla reputazione della Campania

La mozzarella di bufala campana non solo rappresenta un alimento di qualità, ma contribuisce anche a costruire una reputazione positiva per la regione Campania, con il 98% degli intervistati che esprime un’opinione favorevole. Tra i consumatori di mozzarella Dop, emerge un profilo demografico di classe medio-alta, spesso con figli sotto i 12 anni e con esperienze di viaggio in Italia, in particolare in Campania. Questo dimostra come il legame tra territorio, turismo e prodotti locali possa influenzare le percezioni dei consumatori. La mozzarella, insieme a pizza e vino, è il primo alimento associato alla Campania dal 56% degli europei intervistati.

Abbinamenti gastronomici con la mozzarella di bufala

Lo studio ha esaminato anche gli abbinamenti ideali della mozzarella di bufala campana con piatti tipici dei vari mercati. Gli austriaci, ad esempio, apprezzano l’abbinamento con la Wiener Schnitzel e lo Strudel di Mele. Al contrario, i belgi e gli olandesi tendono a combinarla con insalate e vegetali, mentre gli svizzeri la utilizzano nelle fondute e nella Raclette. Gli inglesi, noti per la loro creatività culinaria, non si tirano indietro e propongono abbinamenti con piatti tradizionali come l’English breakfast o il Fish and chips, fino a considerare l’inclusione della mozzarella nei dessert.

Analisi del sentiment e presenza digitale

Arcadia ha realizzato un’analisi qualitativa e quantitativa del parlato digitale sulla mozzarella di bufala campana, estendendo la ricerca a Francia, Germania e Regno Unito. Domenico Giordano, CEO di Arcadia, ha presentato i risultati, evidenziando come il focus della ricerca si sia concentrato su un periodo di ventiquattro mesi, dal luglio 2023 al luglio 2025. Il prodotto ha generato un’ampia audience, raggiungendo potenzialmente 37 milioni di utenti. Il sentiment legato alla mozzarella è prevalentemente positivo, con il 75% degli utenti che esprimono opinioni favorevoli. Instagram risulta essere la piattaforma principale per il coinvolgimento, mentre Facebook è il canale preferito per la comunicazione ufficiale del Consorzio.

Interventi e prospettive future

Durante l’evento, moderato dal giornalista Nando Santonastaso, sono intervenuti diversi esperti. Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela, ha sottolineato l’importanza dei risultati ottenuti, che evidenziano l’efficacia degli sforzi promozionali all’estero. Diego Matricano, docente dell’Università Vanvitelli, ha parlato del potenziale attrattivo della mozzarella per il turismo, sottolineando la necessità di migliorare l’accessibilità e la qualità delle istituzioni locali. Emanuele Fontana di Crédit Agricole Italia ha rimarcato l’importanza della valorizzazione della filiera, mentre Pier Maria Saccani ha evidenziato come la qualità e il legame con il territorio rappresentino fattori chiave per lo sviluppo del turismo e della mozzarella di bufala campana come icona del Made in Italy.

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