Il Giappone si appresta a vivere una nuova era politica con l’elezione di Sanae Takaichi, la prima donna a ricoprire il ruolo di premier. La sua ascesa è stata resa possibile da un accordo di coalizione con il partito Ishin, dopo che Komeito ha interrotto una storica alleanza con il Partito liberaldemocratico, che ha governato il paese per decenni. Takaichi, nota per la sua ammirazione nei confronti di Margaret Thatcher, si propone di essere la “Lady di ferro” del Giappone. La stampa britannica ha già messo in evidenza questa sua ambizione.
La nuova leadership giapponese
Sanae Takaichi, 64 anni, originaria di Nara, ha fatto il suo ingresso nella politica giapponese dopo aver studiato negli Stati Uniti. La sua carriera è iniziata nel mondo della televisione, ma nel 1993 ha deciso di candidarsi come indipendente, vincendo le sue prime elezioni. Successivamente, ha aderito al Partito liberaldemocratico, dove ha ricoperto vari ruoli, tra cui quello di ministro per la Sicurezza economica fino al 2024. La sua ascesa è segnata da un forte nazionalismo e da un orientamento conservatore, che la portano a voler spingere il Giappone ulteriormente a destra.
Takaichi ha già fatto sentire la sua voce riguardo alle relazioni con gli Stati Uniti, esprimendo preoccupazione per la dipendenza del Giappone e manifestando la volontà di collaborare con l’ex presidente Donald Trump. La sua posizione è stata definita “aggressiva” nei confronti della Cina, e gli analisti prevedono che l’amministrazione statunitense troverà un alleato più aperto a un aumento delle spese militari. La nuova premier ha promesso anche politiche più severe in materia di immigrazione, puntando a una maggiore assertività.
Le sfide da affrontare
Sanae Takaichi si trova a dover affrontare una serie di sfide significative. Il Giappone sta affrontando problemi di natalità in calo e un aumento dei prezzi, e ha visto ben quattro premier in cinque anni. La sua elezione alla Camera bassa ha evidenziato la necessità di riconquistare la fiducia degli elettori, nonostante il suo partito e gli alleati non raggiungano la maggioranza. Durante la prima votazione, ha ottenuto 237 consensi su 465, mentre al secondo turno ha ottenuto 125 voti su 246 alla Camera alta.
Il suo predecessore, Shinzo Abe, assassinato tre anni fa, è stato un importante mentore per Takaichi. La nuova premier ha già dichiarato la sua intenzione di lavorare per migliorare le relazioni con la Corea del Sud, auspicando una cooperazione bilaterale orientata al futuro. Tuttavia, la tensione con la Cina rimane alta, con Pechino che chiede al Giappone di rispettare gli impegni politici su questioni storiche e su Taiwan.
La politica giapponese si prepara a una trasformazione, e l’attenzione è rivolta a come Sanae Takaichi gestirà le complesse dinamiche interne ed esterne. La sua leadership potrebbe segnare un cambiamento significativo nel panorama politico del Giappone, ma solo il tempo dirà quali risultati porterà.