Ranucci interviene al Parlamento europeo: “L’attentato è un atto dimostrativo, l’Italia è un Paese malato”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 21, 2025

Il noto giornalista di Report, Sigfrido Ranucci, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo alle querele temerarie, definendole un sostituto delle pallottole. Il 21 ottobre 2025, Ranucci ha partecipato a un seminario al Parlamento europeo intitolato ‘Il silenziamento delle voci dei giornalisti intorno al mondo’, dove ha condiviso la sua esperienza personale di minacce e intimidazioni.

Durante il suo intervento, Ranucci ha descritto l’attentato subito come un atto dimostrativo, senza riuscire a comprendere appieno le motivazioni dietro di esso. Ha evidenziato come questo episodio rappresenti un “salto di livello” rispetto alle intimidazioni e alle campagne di diffamazione che ha affrontato negli ultimi anni. Il giornalista ha rivelato di aver dovuto affrontare ben diciannove procedimenti legali a causa di un politico coinvolto nelle sue inchieste. Questo politico, dopo essere stato rinviato a giudizio per tentativi di ostacolare l’attività giornalistica, ha cambiato partito ed è stato eletto in Europa, un fatto che Ranucci ha definito una chiara testimonianza della fragilità della democrazia italiana.

Ranucci ha anche affermato che l’Italia si trova in una condizione di malattia cronica, abituata a convivere con la propria patologia come se fosse una normalità. Le sue parole risuonano forti e chiare: “Le querele temerarie hanno preso il posto delle pallottole”, un richiamo all’attenzione sulla situazione critica della libertà di stampa nel Paese.

Il presidio a Roma per la libertà di stampa

Nella stessa giornata, Ranucci parteciperà al presidio organizzato dal Movimento 5 Stelle in piazza Santi Apostoli, a Roma, in difesa della libertà di stampa, evento che segue l’attentato. Sarà lui a concludere gli interventi, che verranno aperti da Giuseppe Conte. Tra i partecipanti figurano nomi noti del panorama giornalistico italiano, come Milena Gabanelli, Marco Travaglio, Rula Jebreal e Riccardo Iacona, oltre a diversi esponenti politici del Movimento 5 Stelle, come Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato.

Questa manifestazione rappresenta un’importante opportunità per i professionisti del settore di esprimere solidarietà e sostenere la libertà di informazione, un diritto fondamentale minacciato da attacchi e intimidazioni. La presenza di figure di spicco del giornalismo e della politica sottolinea l’urgenza di affrontare la questione della sicurezza dei giornalisti e della necessità di proteggere il diritto all’informazione in Italia.

La mobilitazione a Roma non è solo un segnale di protesta, ma anche un appello a tutti i cittadini per difendere i valori democratici e la libertà di espressione, elementi essenziali per il funzionamento di una società libera e giusta.

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