Plasmaderivati, Segato (Aip): “Ogni interruzione della fornitura è un’incertezza”

Franco Fogli

Ottobre 21, 2025

Il 21 ottobre 2025, durante un incontro digitale organizzato da Adnkronos, Alessandro Segato, presidente dell’Associazione Immunodeficienze Primitive (Aip), ha sollevato importanti questioni riguardanti il settore dei plasmaderivati in Italia. Questi farmaci, essenziali per i pazienti affetti da immunodeficienze primitiva, non sono solo medicinali, ma rappresentano una connessione vitale alla quotidianità e alla qualità della vita. La dipendenza del 30% dal plasma raccolto all’estero pone la comunità dei pazienti in una situazione di vulnerabilità, come già dimostrato da crisi sanitarie passate, inclusa quella del Covid-19.

Il valore dei plasmaderivati per i pazienti

Alessandro Segato ha descritto i plasmaderivati come un “filo sottile” che consente ai pazienti di affrontare la vita quotidiana senza essere costantemente in balia di emergenze sanitarie. “Ogni interruzione nella fornitura di questi farmaci equivale a un salto nel buio”, ha affermato Segato, evidenziando il timore di complicazioni potenzialmente letali. Per i pazienti, la certezza nell’accesso a questi medicinali è fondamentale, dato che il loro sistema immunitario non offre margini di errore. La richiesta di un riconoscimento sociale e istituzionale è altrettanto cruciale, poiché le malattie che affliggono questi individui sono spesso invisibili e poco comprese dalla società.

La fragilità del comparto dei plasmaderivati

Segato ha sottolineato la complessità e la fragilità del comparto dei plasmaderivati, che si basa su un mercato estrattivo. La dipendenza dal plasma raccolto in Paesi non europei espone i pazienti a rischi considerevoli, come già osservato in passato durante interruzioni produttive. Attualmente, l’Italia e l’Europa riescono a coprire circa il 60-70% del fabbisogno di plasma attraverso donazioni interne, ma il restante 30% proviene da importazioni, principalmente dagli Stati Uniti. Questa situazione crea una forte vulnerabilità nella filiera di approvvigionamento, mettendo a rischio la continuità delle cure.

Iniziative della Commissione Europea

La Commissione Europea ha recentemente inserito i plasmaderivati nell’elenco delle ‘Union list of critical medicines’, riconoscendoli come farmaci essenziali. Questo riconoscimento rappresenta un passo avanti significativo, poiché pone la produzione e la disponibilità di questi farmaci tra le priorità dell’Unione Europea. Segato ha espresso ottimismo riguardo a questa iniziativa, sottolineando l’importanza di promuovere la collaborazione tra i Paesi e di investire nella raccolta di plasma e nella produzione europea. “È fondamentale sostenere tutto il sistema che rende possibili queste cure salvavita, a partire dalla donazione”, ha concluso Segato, evidenziando che i plasmaderivati non possono essere creati in laboratorio, ma derivano da un gesto di generosità umana.

La situazione attuale richiede un impegno costante da parte delle istituzioni e della società per garantire che i pazienti con immunodeficienze primitiva possano continuare a ricevere le cure necessarie senza interruzioni.

×