Kenny Loggins accusa Donald Trump: “Ho subito l’uso non autorizzato di ‘Danger Zone'”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 21, 2025

Il 21 ottobre 2025, il noto cantautore statunitense Kenny Loggins ha espresso il suo profondo disappunto nei confronti del presidente Donald Trump per l’uso non autorizzato della sua celebre canzone Danger Zone. Questo brano è stato impiegato in un video generato con l’intelligenza artificiale, nel quale Trump risponde alle manifestazioni contro di lui. Il video, pubblicato sulla piattaforma Truth, ha suscitato un acceso dibattito.

Il video controverso

Il video controverso ritrae il presidente Trump mentre canta Danger Zone, il brano iconico reso celebre dal film Top Gun. Nella clip, Trump indossa una corona e si trova ai comandi di un jet da guerra denominato ‘King Trump’, volando sopra una folla di manifestanti. Mentre sorvola, il presidente sgancia escrementi al ritmo della canzone, prendendo di mira i partecipanti al movimento No Kings, che hanno organizzato proteste in diverse città americane per opporsi all’amministrazione Trump e per difendere i valori democratici.

Le preoccupazioni di Loggins

Kenny Loggins ha affrontato la questione in un post su Instagram e in una dichiarazione rilasciata a Variety, criticando l’uso della sua musica in un contesto che, a suo avviso, ha come unico scopo quello di dividere la società. “Non riesco a immaginare perché qualcuno voglia che la propria musica venga usata in qualcosa di così distruttivo”, ha dichiarato Loggins, sottolineando l’importanza dell’unità tra gli americani. Ha descritto il video come “una violazione oltraggiosa” dei suoi diritti artistici, affermando che né lui né i titolari dei diritti hanno dato il consenso all’utilizzo della canzone. “Nessuno mi ha chiesto il permesso, che avrei negato. Chiedo che la mia musica venga rimossa immediatamente”, ha aggiunto.

Loggins ha anche sollevato questioni legali riguardanti l’uso non autorizzato di opere protette da copyright attraverso l’intelligenza artificiale, evidenziando la necessità di proteggere i diritti degli artisti. Ha invitato colleghi musicisti e creativi a unirsi nella difesa delle proprie opere contro l’uso improprio. Il video ha rapidamente guadagnato visibilità sui social media, generando reazioni contrastanti. Mentre alcuni sostenitori di Trump lo hanno accolto come una satira, molti artisti, attivisti e osservatori politici lo hanno considerato offensivo e dannoso per il clima democratico.

Il dibattito sull’arte e la politica

Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’impiego dell’intelligenza artificiale nella creazione di contenuti politici, specialmente quando si tratta di immagini manipolate e musica protetta da copyright. Loggins ha richiesto leggi chiare che tutelino la creatività umana nell’era digitale, evidenziando l’importanza di una regolamentazione efficace in questo ambito.

Non è la prima volta che artisti esprimono il loro malcontento riguardo all’uso non autorizzato delle loro opere da parte di Trump. Negli ultimi mesi, anche The White Stripes, Celine Dion e Abba hanno richiesto alla Casa Bianca di rimuovere brani utilizzati in video ufficiali. Secondo quanto riportato da Axios, la risposta dell’entourage presidenziale all’appello di Loggins è stata un meme tratto da una scena di Top Gun, in cui Tom Cruise pronuncia la famosa frase “I feel the need for speed”, accompagnata dalla musica di Loggins in sottofondo.

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