Quando nel 1960 venne pubblicato “Il buio oltre la siepe”, il romanzo sembrava emergere dal nulla, frutto del talento di una scrittrice statunitense poco conosciuta. Tuttavia, Harper Lee rappresentava il risultato di un lungo percorso fatto di scrittura solitaria, prove ed errori. Nel 2025, grazie al ritrovamento di una raccolta di manoscritti con otto racconti rimasti nascosti per decenni nel suo appartamento di New York, si ha finalmente la possibilità di esplorare il cammino che ha preceduto il suo capolavoro.
I racconti ritrovati
I racconti, redatti tra il 1949 e il 1957, sono stati rinvenuti tra fatture e appunti personali nell’abitazione di Harper Lee al 433 di East 82nd Street, dove visse per oltre quarant’anni. Questa raccolta, pubblicata per volontà degli eredi con il titolo ‘The Land of Sweet Forever’, restituisce la voce di una giovane Lee in fase di formazione, divisa tra la provincia dell’Alabama e la modernità della grande città americana.
Il volume è stato reso disponibile a livello mondiale il 21 ottobre 2025: negli Stati Uniti da Harper (HarperCollins), nel Regno Unito e nel Commonwealth da Cornerstone (Penguin Random House), in Danimarca da Lindhardt og Ringhof e in Germania da Penguin Verlag. In Italia, il libro è pubblicato da Feltrinelli con il titolo ‘La terra del dolce domani’, che ha già editato “Il buio oltre la siepe” e “Va’, metti una sentinella”.
Trame e personaggi
Le prime storie della raccolta si ambientano nel profondo Sud, precisamente a Monroeville, la cittadina dell’Alabama che ha ispirato la fittizia Maycomb, teatro di “To Kill a Mockingbird”. Attraverso drammi familiari, insegnanti severi e trasgressioni infantili, emergono i primi elementi di quella “società segreta dell’infanzia” che diventerà il fulcro del romanzo più noto di Lee.
Alcuni personaggi portano i nomi reali dei fratelli di Lee, mentre altri hanno soprannomi che anticipano la figura di Scout, la voce narrante del libro. In ‘The Pinking Shears’, ad esempio, appare una bambina vivace di nome Jean Louie, evidente prototipo della futura Scout, che viene rimproverata per aver tagliato i capelli a un’amica. In ‘The Binoculars’, una maestra rimprovera una bambina per aver già imparato a leggere da sola, una scena ripresa quasi identica nel romanzo del 1960.
Nella seconda parte della raccolta, ambientata a New York, Lee cambia tono. I protagonisti sono adulti, le scenografie urbane e i temi più complessi. Si percepisce il desiderio della scrittrice di confrontarsi con autori come J.D. Salinger o John Cheever. Anche in questi racconti, il suo sguardo rimane ironico, affilato e profondamente umano.
Particolarmente significativo è ‘The Cat’s Meow’, un racconto ambientato nel Sud segregazionista in cui due sorelle, alter ego di Lee e della sorella Alice, cercano di comprendere il comportamento di un giardiniere afroamericano proveniente dal Nord. Scritto nel 1957, il testo presenta passaggi che oggi risultano problematici, ma come sottolinea Conner, riflettono l’evoluzione della coscienza dell’autrice in un periodo di profondi cambiamenti.
La pubblicazione postuma
“Credo che il mio più grande talento risieda nella scrittura creativa”, annotava Lee durante i suoi primi anni a New York, mentre viveva con sandwich al burro d’arachidi e lavorava su una scrivania improvvisata. Dietro la sua opera più celebre si celano anni di tentativi, riscritture e momenti dolorosi: la morte della madre e quella del fratello Edwin, eventi che resero urgente la necessità di fissare su carta un mondo in via di estinzione.
Il ritrovamento dei racconti è stato possibile grazie alla famiglia dell’autrice. Edwin Lee Conner, nipote di Harper Lee e docente di letteratura in pensione, ha rivelato di aver sempre saputo dell’esistenza di testi inediti, ma non si aspettava di trovarli ancora conservati. “Si tratta di racconti da apprendista”, ha dichiarato Lee Conner, “ma in alcuni passaggi si percepisce già una scintilla di genialità. Era una scrittrice brillante in divenire”.
Riguardo alla possibilità che la pubblicazione postuma di questi scritti possa violare la volontà dell’autrice, la risposta di Conner è chiara: “Tentò di pubblicare questi racconti, e questo rende facile giudicare: non si tratta di un’invasione della sua privacy. Voleva che fossero letti”. La famiglia Lee ha deciso di accompagnare l’uscita del libro con fotografie inedite e documenti che raccontano la giovane Harper prima del successo.
Il successo
In una rara registrazione del 1964, trasmessa dalla radio WQXR di New York, Lee descriveva l’incredulità per l’impatto del suo romanzo d’esordio: “Speravo in una morte rapida e misericordiosa per mano dei critici. Non mi aspettavo che il libro vendesse”.
Tuttavia, “To Kill a Mockingbird” ha venduto oltre 42 milioni di copie, è stato tradotto in più di 40 lingue e adattato in un film premiato con l’Oscar. Il suo impatto sulla cultura americana è enorme, sebbene negli anni sia stato oggetto di riconsiderazioni critiche, come le accuse di “white saviorism” rivolte al personaggio di Atticus Finch. Ed Conner difende la scelta della zia: “Stava scrivendo per un pubblico bianco che aveva bisogno di vedere una figura come Finch, anche solo come personaggio di finzione, per riflettere davvero sul razzismo”.
Come evidenziato da Casey Cep nell’introduzione al volume, questi testi rappresentano “una serie di lampi di genio”. Offrono uno spaccato della Harper Lee che molti hanno cercato di decifrare nel corso degli anni: non la figura reclusa e silenziosa del mito, ma una giovane donna determinata, ironica e instancabile, capace di costruire una voce narrativa che attraversa i decenni. “La terra del dolce domani” non è solo una raccolta di racconti, ma il ritratto di una scrittrice in evoluzione, di una coscienza in trasformazione e di un’America che cerca di leggere e riscrivere se stessa.