Il 21 ottobre 2025, un’indagine condotta dal Consiglio Nazionale dei Giovani, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha rivelato che i giovani italiani mostrano un atteggiamento prevalentemente positivo riguardo al futuro. Ben due terzi degli intervistati si dichiarano fiduciosi, mentre la maggior parte esprime ottimismo e speranza per gli anni a venire. Tuttavia, le incertezze legate alla situazione internazionale e a vari aspetti della vita quotidiana, come il lavoro, la formazione, il costo della vita e la stabilità sociale, continuano a generare una percezione complessa, oscillando tra fiducia e preoccupazione.
Risultati dell’indagine sull’indice di fiducia
Nel mese di settembre 2025, l’Indice di Fiducia dei Giovani ha raggiunto un valore complessivo di 66,2 punti, mantenendosi nella fascia medio-alta di fiducia. Questo dato è emerso dall’ottava rilevazione condotta dal Consiglio Nazionale dei Giovani. Rispetto alla precedente rilevazione di giugno 2025, si è registrato un incremento dei sentimenti positivi, saliti al 63%, con un aumento di 4 punti percentuali. Anche la speranza ha visto un incremento del 2%, mentre si è osservato un calo dell’amarezza e della paura, entrambe diminuite di 2 punti.
L’ottimismo verso il futuro si attesta al 54%. Per quanto riguarda l’economia, la fiducia ha registrato un saldo positivo di +20 punti, in lieve crescita rispetto ai dati di giugno. La fiducia nell’equilibrio vita-lavoro è rimasta stabile, con il 41% degli intervistati che ha dichiarato di sentirsi soddisfatto, il livello più alto mai registrato. Un dato significativo è l’aumento della fiducia nei confronti dell’intelligenza artificiale, che è cresciuta di dieci punti, raggiungendo un saldo positivo di +34%. Questo indica una generazione sempre più pronta ad affrontare l’innovazione come opportunità di crescita. Anche l’importanza della cultura è aumentata, con il 71% degli intervistati che la considera fondamentale per il benessere e la coesione sociale.
Le preoccupazioni dei giovani italiani
Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, ha commentato i risultati, evidenziando come i giovani italiani stiano affrontando il futuro con fiducia e apertura al cambiamento. Nonostante questo, emergono criticità, soprattutto in relazione all’occupazione. L’84% dei giovani intervistati ha dichiarato che le proprie condizioni economiche dipendono dalla famiglia, anche per completare gli studi, sottolineando che i compensi non sono adeguati alle aspettative e al lavoro richiesto.
In merito alla percezione della condizione di genere, nonostante si registri un miglioramento del 3% rispetto alla rilevazione precedente, il 61% degli intervistati ritiene che le condizioni delle donne siano inferiori a quelle degli uomini. Anche la fiducia nei confronti dell’Unione Europea ha subito un calo, scendendo al 63%, con una diminuzione del 13% negli ultimi 12 mesi. Analogamente, la fiducia nel sistema educativo è diminuita del 18% rispetto a settembre 2024, attestandosi al 60%. La percezione dell’adeguatezza degli stipendi rimane bassa, con solo il 29% degli intervistati che la considera soddisfacente, mentre l’importanza di un lavoro stabile per costruire il proprio futuro è cresciuta, raggiungendo l’85%.
Le richieste dei giovani e il futuro
Pisani ha sottolineato che le incertezze riguardanti il futuro del lavoro, la qualità degli stipendi e le disparità di genere rappresentano un equilibrio fragile che richiede attenzione e risposte tempestive. I giovani chiedono strumenti concreti per costruire il loro avvenire. È fondamentale che le istituzioni e la società in generale si impegnino a trasformare questa fiducia in opportunità, sostenendo il capitale umano e valorizzando le migliori energie del Paese.
Questi risultati mettono in luce il desiderio di una generazione che, pur affrontando sfide complesse, è pronta a reagire con determinazione e ottimismo, cercando di costruire un futuro migliore per sé e per la società.