Il processo che coinvolge Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio, si è tenuto il 21 ottobre 2025 presso il Tribunale di Roma. L’imputato è accusato di diffamazione aggravata nei confronti del giornalista David Parenzo, in relazione a un tweet controverso pubblicato dopo il tragico evento del 7 ottobre 2023, quando un attacco da parte di Hamas ha causato numerose vittime.
Accuse e contesto del processo
Rubini è accusato di diffamazione con le aggravanti legate all’attribuzione di un fatto specifico, all’offesa tramite un social network e alla finalità di incitare all’odio razziale e religioso. Il caso ha preso piede a causa di un post pubblicato su X il 12 ottobre 2023, nel quale Chef Rubio ha rivolto accuse pesanti a Parenzo, definendolo un “suprematista odiatore antimusulmano, antiarabo e antisemita”. Queste affermazioni sono state fatte in risposta a un post di Parenzo riguardante il conflitto israelo-palestinese e includevano riferimenti a notizie di bambini decapitati durante l’attacco di Hamas.
Le dichiarazioni di David Parenzo
Durante l’udienza, David Parenzo ha testimoniato riguardo all’impatto delle affermazioni di Rubini sulla sua reputazione. Ha dichiarato che, prima dell’attacco del 7 ottobre, il noto chef aveva già menzionato il suo nome in altri post, ma che dopo la strage c’è stata un’escalation nelle sue dichiarazioni. Parenzo ha affermato di aver smesso di seguire Rubini sui social media a causa di queste continue offese. Ha inoltre sottolineato come il tweet di Rubini non solo lo abbia etichettato come sostenitore del terrorismo ebraico, ma lo abbia anche accusato di diffondere notizie false, il che ha avuto un impatto significativo sulla sua reputazione personale e professionale.
Prossimi passi del procedimento
Il processo è stato rinviato al 24 febbraio 2026, data in cui è previsto l’esame dell’imputato e la discussione finale del caso. L’udienza ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, evidenziando la crescente tensione nei dibattiti pubblici riguardanti il conflitto israelo-palestinese e le sue ripercussioni sui social media. La vicenda mette in luce le problematiche legate alla libertà di espressione e alla responsabilità nella comunicazione online, temi di grande rilevanza nel contesto attuale.