Al Parlamento britannico, il 21 ottobre 2025, è stata presentata una mozione per privare il principe Andrea del suo titolo di Duca di York. Questa iniziativa è stata avviata in seguito alle recenti dichiarazioni emerse dall’autobiografia postuma di Virginia Giuffre, deceduta sei mesi fa in un apparente suicidio. Nella sua opera, Giuffre ha rivelato di aver intrattenuto rapporti sessuali con il principe Andrea in tre occasioni, sollevando così un’ondata di pressione pubblica e politica.
Le accuse e le reazioni politiche
Il contenuto dell’autobiografia ha suscitato notevoli tensioni all’interno del governo britannico. Secondo quanto riportato dal quotidiano Guardian, per revocare ufficialmente i titoli al principe Andrea è necessario un atto parlamentare. Tuttavia, il governo ha dichiarato di non voler avviare tale procedura senza una richiesta formale da parte del Palazzo. In questo contesto, il Partito Nazionale Scozzese (SNP) ha deciso di agire, presentando una mozione per la revoca del titolo di Duca di York, titolo che Andrea ha già manifestato l’intenzione di non utilizzare più.
Durante i dibattiti parlamentari, i deputati non possono criticare i membri della famiglia reale, ma le mozioni come quella presentata dall’SNP rappresentano un’opportunità per discutere la condotta del principe. Il leader dell’SNP, Stephen Flynn, ha affermato che se il governo di Keir Starmer non agirà prontamente, il suo partito farà pressione affinché vengano presi provvedimenti. Flynn ha sottolineato che l’opinione pubblica è favorevole a questa azione e che le vittime dello scandalo Epstein attendono giustizia.
Le questioni legate alla residenza del principe Andrea
Contemporaneamente alle polemiche sui titoli nobiliari, il governo di Londra sta affrontando pressioni riguardanti la residenza del principe Andrea, la Royal Lodge di Windsor. Secondo quanto riportato dal Times, il principe non paga l’affitto dal 2003, avendo un accordo che prevede un canone simbolico, definito “un granello di pepe”, in cambio di un impegno di ristrutturazione di almeno 7,5 milioni di sterline. Se decidesse di rinunciare al contratto di locazione, la Casa reale dovrebbe versargli circa 558mila sterline.
Il ministro delle Imprese del Regno Unito, Peter Kyle, ha commentato che la decisione su se il principe potrà continuare a risiedere nella Royal Lodge spetta al Palazzo e che la questione è di rilevanza significativa.
Le dichiarazioni della ghostwriter di Giuffre
Nel frattempo, la ghostwriter di Virginia Giuffre, Amy Wallace, ha rilasciato un’intervista alla BBC in cui ha affermato che Giuffre considererebbe una vittoria il fatto che il principe Andrea sia costretto a cedere i suoi titoli. Wallace ha descritto questa azione come un “gesto simbolico” e ha ribadito l’intenzione di Giuffre di vedere gli uomini che l’hanno vittimizzata rispondere delle loro azioni.
Le dinamiche che circondano il principe Andrea e il suo status all’interno della famiglia reale continuano a generare dibattito e discussione, con la società che attende risposte chiare da parte delle istituzioni britanniche.