Salute: nasce Art4Mind, progetto di terapia artistica con Unhate Foundation e Fondazione Policlinico Gemelli

Franco Fogli

Ottobre 20, 2025

L’emergenza del malessere mentale tra i giovani italiani sta attirando l’attenzione di diverse istituzioni e organizzazioni. Nel 2025, è stato siglato un importante Accordo di Collaborazione che coinvolge la Unhate Foundation, sostenuta da Edizione, Mundys e Aeroporti di Roma, e il progetto Art4Mind della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, con il patrocinio della Regione Lazio. L’obiettivo principale di Art4Mind è migliorare il benessere dei pazienti psichiatrici del Policlinico Gemelli di Roma, favorendo le relazioni sociali e affrontando il crescente disagio tra i giovani.

Art4mind: un progetto innovativo per il benessere mentale

Art4Mind si propone come una risposta innovativa al malessere mentale che affligge i giovani italiani. Secondo il Rapporto Istat del 2024, oltre il 42% dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni ha riportato esperienze di ansia e depressione. Questi fenomeni sono spesso legati a un isolamento sociale crescente e a difficoltà nelle relazioni interpersonali. La depressione, i disturbi d’ansia e altri problemi psichiatrici colpiscono sempre più frequentemente i giovani, in particolare le donne e i Neet, ovvero coloro che non studiano né lavorano.

Il progetto Art4Mind prevede la creazione di una piattaforma innovativa che integra medicina, arte e tecnologia, con l’intento di sviluppare un nuovo modello di cura per il disagio mentale. Questa iniziativa verrà testata nel reparto di day-hospital della Uoc di Psichiatria del Policlinico Gemelli, dove artisti under 30 avranno l’opportunità di collaborare con medici e operatori. Attraverso laboratori creativi, questi artisti potranno ideare opere che riflettono la complessità della cura della sofferenza psichica, contribuendo a un processo di guarigione che si basa sull’idea che la bellezza possa avere effetti curativi.

Collaborazione tra arte e scienza

Il team artistico coinvolto nel progetto, organizzato da Unhate Foundation, è composto da esperti di diverse discipline, tra cui il curatore Cesare Biasini Selvaggi e l’artista Alfredo Pirri. L’integrazione di arte e cultura come strumenti terapeutici è sostenuta da studi scientifici che evidenziano l’importanza di un approccio olistico alla salute mentale. Daniele Franco, Presidente della Fondazione Policlinico Gemelli, ha sottolineato come progetti come Art4Mind rappresentino un’opportunità per unire scienza e creatività al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Alessandro Benetton, Ideatore e Presidente di Unhate Foundation, ha dichiarato che il progetto rappresenta una sfida significativa per affrontare il stigma legato alla salute mentale, specialmente tra i giovani. L’iniziativa si propone di trasformare le fratture sociali in opportunità, creando sinergie tra competenze diverse per sviluppare un nuovo modello di cura.

Un modello replicabile per il futuro

Daniele Piacentini, Direttore Generale della Fondazione Policlinico A. Gemelli Irccs, ha evidenziato come Art4Mind rafforzi il ruolo del Gemelli come centro di ricerca e sperimentazione. Il progetto, che mira a coniugare efficacia clinica e innovazione terapeutica, è visto come un esempio di alleanza tra realtà no profit che può diventare un modello replicabile in altre strutture sanitarie.

Antonio Gasbarrini, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico A. Gemelli Irccs, ha affermato che l’integrazione di arte e cultura nella cura del disagio mentale consente di esplorare la dimensione più profonda del benessere. La collaborazione con Unhate Foundation è considerata fondamentale per portare la bellezza al centro del processo terapeutico, trasformando il modo in cui si concepisce la cura dei pazienti.

Il Prof. Gabriele Sani, Direttore della Uoc di Psichiatria, ha concluso affermando che Art4Mind offre ai pazienti uno spazio di espressione autentica, dove l’arte diventa un mezzo per elaborare emozioni e restituire senso a chi vive situazioni di fragilità. L’intento è di validare scientificamente questo approccio per estenderlo ad altre realtà sanitarie e contribuire a un cambiamento significativo nella cura del disagio mentale.

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