Il Papa canonizza sette nuovi santi e rinnova l’invito alla pace in Terra Santa e Ucraina

Franco Fogli

Ottobre 19, 2025

Il 19 ottobre 2025, in una cerimonia solenne tenutasi in piazza San Pietro, Papa Leone ha proclamato sette nuovi santi, un evento che ha richiamato un vasto pubblico di fedeli e autorità. Tra i presenti, si è distinto il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, accompagnato da una delegazione ufficiale, tra cui il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. La celebrazione ha rappresentato un momento di grande significato per la Chiesa cattolica e per le comunità di origine dei nuovi santi.

La proclamazione dei nuovi santi

Durante la cerimonia, Papa Leone ha presentato i nuovi santi, che includono Bartolo Longo, José Gregorio Hernández Cisneros, Ignazio Maloyan, Peter To Rot, Vincenza Maria Poloni, María Carmen Rendiles Martínez e Maria Troncatti. Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei Santi, ha fornito un breve profilo delle vite di questi beati, sottolineando il loro contributo alla fede e alla comunità. La proclamazione è stata accolta da un caloroso applauso da parte dei fedeli presenti, che hanno riempito piazza San Pietro per assistere a questo importante evento religioso.

Papa Leone ha evidenziato che i nuovi santi non sono da considerare come “eroi” o “paladini di qualche ideale”, ma piuttosto come “uomini e donne autentici” che hanno vissuto la loro fede in modo esemplare. Tra i sette santi, tre sono italiani e due martiri, mentre per il Venezuela si tratta di un evento storico, essendo la prima volta che un santo proveniente da questo paese viene canonizzato.

La partecipazione e l’importanza dell’evento

La cerimonia ha visto la partecipazione di circa 70mila fedeli, che si sono riuniti per la recita dell’Angelus, un momento di preghiera che ha seguito la messa di canonizzazione. Il Vaticano ha confermato la presenza di un pubblico così numeroso, a testimonianza dell’importanza di questo evento per la comunità cattolica. Durante l’Angelus, Papa Leone ha salutato con riconoscenza il presidente Mattarella e ha scambiato parole di cordialità con il presidente del Libano e le delegazioni ufficiali provenienti da Armenia e Venezuela.

Il Pontefice ha anche voluto esprimere il suo apprezzamento per la partecipazione delle comunità e delle associazioni, sottolineando il valore della devozione mostrata dai presenti. La celebrazione è stata descritta come una “grande festa della santità”, un momento di gioia e riflessione per tutti i partecipanti.

Riflessioni sulla canonizzazione

La canonizzazione di questi sette nuovi santi rappresenta non solo un riconoscimento individuale, ma anche un messaggio di speranza e di unità per le diverse comunità di fede. La scelta di includere santi provenienti da vari paesi e contesti culturali dimostra l’universalità della Chiesa e il suo impegno a riconoscere le diverse espressioni della fede.

L’evento ha anche messo in luce l’importanza della santità nella vita quotidiana, invitando i fedeli a seguire l’esempio di questi nuovi santi. La loro vita e il loro operato possono servire da guida per affrontare le sfide moderne, incoraggiando una vita di servizio, amore e dedizione verso gli altri.

La celebrazione di questa giornata storica non solo ha onorato i nuovi santi, ma ha anche rinnovato l’impegno della Chiesa a promuovere valori di giustizia, solidarietà e amore fraterno in un mondo che ha sempre più bisogno di queste virtù.

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