Ranucci sull’esplosione: “Indagini in corso, individuate 4-5 tracce”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 18, 2025

Il giornalista Sigfrido Ranucci, noto conduttore del programma Report, è stato ascoltato dai magistrati della DDA di Roma in merito all’esplosione che ha distrutto la sua auto il 16 ottobre 2025. L’incidente è avvenuto a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, alle porte della Capitale. Ranucci ha dichiarato che al momento ci sono solo fascicoli contro ignoti, nonostante le segnalazioni di minacce ricevute dal 2021.

Dettagli sull’esplosione e indagini in corso

L’esplosione che ha danneggiato gravemente l’auto di Ranucci è stata causata da un ordigno rudimentale, contenente circa un chilogrammo di esplosivo. Secondo le informazioni fornite dal giornalista, l’innesco dell’ordigno è avvenuto in modo temporaneo, suggerendo che l’autore dell’attentato avesse monitorato attentamente le sue abitudini. Ranucci ha sottolineato che l’ordigno è stato posizionato in un momento in cui non c’era nessuno nei dintorni, rendendo l’azione ancora più mirata. Ha descritto l’episodio come un “salto di qualità” rispetto ad altre minacce ricevute in passato, tra cui pedinamenti e messaggi intimidatori.

Il giornalista ha anche menzionato che, in un precedente episodio, la sua scorta aveva rinvenuto proiettili vicino alla sua abitazione. Questi eventi, secondo Ranucci, sono collegati a inchieste sensibili che ha condotto, riguardanti temi delicati come il caso Moro e le relazioni tra mafia e politica. Ranucci ha espresso la sua determinazione a proseguire con le indagini su quanto accaduto, nonostante la gravità della situazione.

Testimonianza di un passante e indagini sull’auto rubata

Un passante ha riferito di aver visto un uomo incappucciato nei pressi dell’abitazione di Ranucci la sera dell’esplosione. Questo dettaglio ha alimentato le ipotesi che l’autore dell’attentato avesse studiato attentamente gli spostamenti del giornalista. Inoltre, nelle vicinanze della sua abitazione è stata rinvenuta un’auto, una Fiat 500, risultata rubata il 21 luglio 2025 a Ostia Antica. Gli artificieri hanno effettuato un’accurata bonifica dell’auto, ma non è stata trovata alcuna evidenza di materiale esplosivo al suo interno.

Le autorità stanno attualmente esaminando tutti i dettagli e le prove raccolte, cercando di ricostruire il contesto dell’attentato e identificare il responsabile. L’analisi delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze dei residenti sono elementi chiave per il progresso delle indagini.

Reazioni istituzionali e solidarietà

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua solidarietà a Ranucci, condannando fermamente l’atto intimidatorio subito dal giornalista. Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rilasciato una dichiarazione di condanna, sottolineando l’importanza della libertà e dell’indipendenza dell’informazione come valori fondamentali della democrazia.

In segno di solidarietà, l’Usigrai, insieme ad altre associazioni di giornalisti, ha organizzato un presidio davanti alla sede Rai di Via Teulada a Roma. Sebbene Ranucci non abbia potuto partecipare fisicamente all’evento per motivi di sicurezza, ha voluto salutare i manifestanti affacciandosi dal balcone della redazione di Report. La folla ha risposto con un lungo applauso, esprimendo il proprio sostegno al giornalista in un momento così difficile.

La situazione rimane sotto attenta osservazione, mentre le indagini proseguono per chiarire le circostanze dell’attentato e garantire la sicurezza di chi svolge un ruolo cruciale nel panorama dell’informazione.

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