Manovra da 18,7 miliardi: focus su fisco, famiglie, imprese e sanità

Lorenzo Di Bari

Ottobre 18, 2025

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato la legge di bilancio, segnando un passo significativo dopo intensi dibattiti per risolvere le questioni relative al contributo delle banche. La manovra, che ammonta a 18,7 miliardi di euro, rappresenta un incremento rispetto alle stime precedenti e non avrà alcun impatto sul deficit. Le priorità delineate includono il sostegno a famiglie e natalità, la riduzione delle tasse, il supporto alle imprese e il settore sanitario.

La premier Giorgia Meloni ha descritto la manovra come “seria ed equilibrata”, sottolineando l’importanza della situazione economica generale. Durante una conferenza stampa con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, Meloni ha messo in evidenza i punti salienti della legge. Giorgetti, reduce dall’incontro annuale del Fondo Monetario Internazionale a Washington, ha ironizzato sulla sua precedente comunicazione con le agenzie di rating, affermando di essere soddisfatto che le previsioni non siano state smentite.

Il clima politico era teso, con Forza Italia pronta a opporsi a misure sui profitti straordinari delle banche. Un incontro serale ha permesso di trovare un accordo tra le forze politiche, evitando la tanto temuta tassa sugli extraprofitti, come confermato da Tajani. Giorgetti ha chiarito che il contributo richiesto a banche e assicurazioni prevede un mix di interventi strutturali e congiunturali, con l’obiettivo di mantenere un impatto “sopportabile” e senza contraccolpi significativi.

La manovra prevede un totale di circa 11 miliardi di euro nel triennio, con 4,4 miliardi destinati solo al 2026. Altri 5 miliardi derivano dalla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e 2,3 miliardi dai tagli alla spesa ministeriale. Giorgetti ha sottolineato che, nonostante le aspettative crescenti, non esiste un “tesoretto” da utilizzare.

Le misure adottate

Misure fiscali e sostegno al reddito – Tra le principali novità, la riduzione della seconda aliquota dell’Irpef, che passerà dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, con sterilizzazione per i redditi superiori ai 200.000 euro. Sarà confermato il regime fiscale agevolato per rinnovi contrattuali e premi di produttività. Per il 2026, il bonus ristrutturazione per la prima casa rimarrà al 50%, mentre la flat tax al 15% sarà mantenuta per i redditi fino a 35.000 euro.

Famiglie, lavoro e politiche sociali – Sono previsti circa 3,5 miliardi di euro per il triennio, destinati a sostenere le famiglie e combattere la povertà. La revisione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) mira a migliorare l’accesso a prestazioni agevolate, con un impatto annuo di quasi 500 milioni di euro. Saranno finanziati 60 milioni di euro all’anno per i centri estivi e la “Carta dedicata a te” sarà rifinanziata per supportare le famiglie con un Isee non superiore a 15.000 euro.

Sanità – Il settore sanitario riceverà un incremento significativo, con 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi a partire dal 2027. Queste risorse saranno destinate a nuove assunzioni e al miglioramento delle condizioni lavorative del personale sanitario, oltre a garantire una riduzione delle liste di attesa.

Imprese – Le aziende che investono in beni strumentali nuovi potranno beneficiare di una maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e leasing. Per gli investimenti green, l’aliquota sarà maggiorata fino al 220%. È prevista anche la proroga della sterilizzazione della plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026.

Banche – Il settore finanziario contribuirà con misure che includono la proroga delle deduzioni per svalutazioni e perdite su crediti. Sarà applicata un’imposta agevolata sugli utili accantonati a patrimonio.

Pace fiscale – Interventi di pacificazione fiscale saranno introdotti per i contribuenti con carichi affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023, consentendo il pagamento in un’unica soluzione o in rate.

Pensioni – Per il biennio 2027-2028 è previsto un aumento graduale dei requisiti di accesso alla pensione, con un incremento di circa 20 euro mensili per le pensioni minime, per un costo totale di oltre 3 miliardi di euro nei prossimi tre anni.

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