Durante il seminario “Linguaggi della Cura: Solo Lavorando Assieme”, che si svolge all’Itas Forum di Trento, il 18 ottobre 2025, Riccardo Zuccarino, fisiatra del NeMo Trento e specialista del Centro di Ascolto Aisla, ha evidenziato l’importanza della tecnologia nella gestione delle malattie rare. L’evento è stato organizzato da Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) in collaborazione con AriSla (Fondazione Italiana di Ricerca sulla SLA) e i centri clinici NeMo.
Il ruolo della tecnologia nella riabilitazione
Zuccarino ha affermato che la tecnologia ha un impatto significativo sulla risposta riabilitativa, sottolineando come sia fondamentale porre i pazienti al centro del processo. “Il segreto è mettere al centro i pazienti, l’elemento chiave per permettere alla tecnologia di aiutarli concretamente nella vita di tutti i giorni”, ha dichiarato durante il suo intervento. La sua presentazione ha incluso una serie di innovazioni tecnologiche destinate a medici e caregiver, accompagnata da un workshop interattivo e dimostrazioni pratiche realizzate in collaborazione con la Fbk (Fondazione Bruno Kessler).
Interdisciplinarità e supporto globale
Zuccarino ha messo in evidenza l’importanza di non lasciare sole le persone che affrontano queste sfide. “L’importanza del non farsi sentire le persone da sole è un bisogno condiviso a livello mondiale”, ha spiegato l’esperto, che da un anno rappresenta Aisla nel board of directors dell’International Alliance. Durante il seminario, è emersa la necessità di adottare un modello di interdisciplinarità. “Siamo certi che solo mettendosi in rete sia possibile fornire una risposta concreta di cura alle persone affette da SLA e alle loro famiglie“, ha aggiunto Zuccarino.
L’evento ha creato un’importante occasione di confronto tra professionisti del settore e ha offerto spunti pratici per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. La sinergia tra le diverse realtà coinvolte rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro le malattie rare, promuovendo un approccio più integrato e umano alla cura.
