Ia, Sacconi: “Supporta nella creazione di contenuti, ma persiste il tema della trasparenza e dell’affidabilità”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 18, 2025

Maurizio Sacconi, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha condiviso le sue riflessioni sulla rivoluzione apportata dall’intelligenza artificiale durante il panel “Creatività o sottomissione? Il lavoro incontra la AI”, tenutosi a Treviso nell’ambito della nuova edizione di StatisticAll, il festival dedicato alla statistica e alla demografia. Sacconi ha sottolineato l’importanza di comprendere come questa trasformazione stia influenzando non solo i metodi di produzione, ma anche la società nel suo complesso e la misurazione della produttività.

Le sfide della trasparenza e dell’affidabilità

Nel suo intervento, Sacconi ha evidenziato le sfide legate alla trasparenza e all’affidabilità dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Ha messo in evidenza come, mentre in Europa si cerca di regolamentare l’uso dell’AI, Stati Uniti e Cina sembrano preferire un approccio meno restrittivo. La Cina, in particolare, è descritta come un contesto privo di regolamentazione, il che solleva interrogativi sulla possibilità di stabilire norme globali in materia di intelligenza artificiale. Sacconi ha citato la difficoltà dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel comprendere le origini della pandemia di COVID-19 in Cina, per illustrare quanto sia complesso ottenere un consenso globale su temi così cruciali.

Impatto dell’AI sulla domanda di lavoro

Un altro punto cruciale del discorso di Sacconi è stato il modo in cui l’intelligenza artificiale influisce sulla domanda di lavoro. Egli ha messo in evidenza la necessità di considerare l’impatto dell’AI sui lavoratori, sia dipendenti che autonomi. Sacconi ha proposto una drastica alternativa: da un lato, la potenzialità di una stagione di straordinaria creatività offerta dall’AI, dall’altro, il rischio di una sottomissione che potrebbe portare a una forma di auto-annichilimento dell’essere umano in relazione alle macchine intelligenti.

Riflessioni sulla trasformazione del lavoro

In un altro passaggio, Sacconi ha condiviso la sua esperienza personale, raccontando di aver collaborato con un collega accademico per scrivere un libro sul lavoro, senza concentrarsi sulla questione della sostituzione. Ha riconosciuto che, come in ogni trasformazione, ci saranno perdite di posti di lavoro, ma ha sottolineato l’importanza di accompagnare il cambiamento. L’ex ministro ha richiamato alla mente la figura di Frederick Taylor, protagonista della seconda rivoluzione industriale, per illustrare come il modello di produzione in serie potesse ridurre gli esseri umani a mere macchine da lavoro, privandoli della loro creatività.

Verso un futuro di libertà lavorativa

Sacconi ha concluso il suo intervento con una nota di ottimismo, affermando che, sebbene il modello fordista persista in alcune aree dei servizi, l’era attuale offre agli individui la possibilità di una maggiore libertà lavorativa. In questo contesto, la sfida sarà quella di orientare l’uso dell’intelligenza artificiale verso un futuro in cui la creatività umana possa prosperare, piuttosto che essere soffocata dalla sottomissione alle macchine.

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