Attualmente, la situazione a Gaza continua a essere delicata. Il governo israeliano ha annunciato l’intenzione di rinominare il conflitto in corso in “Guerra della Rinascita“. Al momento, diciotto corpi di ostaggi rimangono ancora all’interno della Striscia, mentre il valico di Rafah rimarrร chiuso fino a domenica.
Il 18 ottobre 2025, alle ore 08:17, รจ stata confermata la restituzione del corpo di Eliyahu “Churchill” Margalit, un uomo di 75 anni ucciso da Hamas il 7 ottobre 2023 nel Kibbutz Nir Oz. La notizia รจ stata diffusa dal Forum delle Famiglie degli Ostaggi. Margalit era stato rapito e il suo corpo รจ stato restituito nell’ambito di una tregua attualmente in vigore. Al momento, diciotto corpi di ostaggi restano nella Striscia di Gaza, e Hamas ha avvertito che il recupero delle salme potrebbe richiedere del tempo, poichรฉ alcuni di essi sono sepolti nei tunnel distrutti e altri sotto le macerie di edifici colpiti.
Sul fronte degli aiuti umanitari, si prevede che il valico di Rafah riapra domenica, ma solo per il passaggio delle persone, escludendo i veicoli commerciali. Il governo israeliano, nel frattempo, ha deciso di cambiare il nome della guerra in corso, sottolineando un tentativo di ridefinire il conflitto.
Il corpo restituito รจ di Margalit
Eliyahu Margalit, dopo essere stato assassinato, era stato portato a Gaza. L’esercito israeliano aveva giร confermato la sua morte il 1ยฐ dicembre 2023, basandosi su informazioni di intelligence. Margalit era una figura ben nota nella comunitร del kibbutz, dove si dedicava all’allevamento di animali e aveva una passione per i cavalli. La mattina del suo rapimento, si era alzato presto per occuparsi dei suoi animali. Sua figlia, Nili, era stata anch’essa rapita il 7 ottobre, ma liberata il 30 novembre. Eliyahu lascia la moglie Daphna, i figli Noa, Danny e Nili, e tre nipoti.
Witkoff: “Ci siamo sentiti un po’ traditi da Israele dopo attacco a Doha”
Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti, ha espresso sentimenti di tradimento tra le fila dell’amministrazione Trump in seguito all’attacco ordinato contro i leader di Hamas a Doha da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In un’intervista a CBS, Witkoff ha sottolineato che l’operazione militare israeliana ha gravemente compromesso i negoziati in corso, causando una perdita di fiducia da parte dei mediatori qatarioti, egiziani e turchi. Anche Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump, ha criticato l’azione israeliana, rivelando che il presidente ha iniziato a considerare che “gli israeliani stessero un po’ andando fuori controllo”. Questo episodio ha segnato un punto di svolta per Trump, che ha compreso la necessitร di intervenire per limitare le azioni israeliane che non riteneva nel loro interesse a lungo termine.
