Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, ha presentato una visione audace sul potenziale dell’intelligenza artificiale (AI) per trasformare la pubblica amministrazione italiana. Durante un evento trasmesso in diretta da Comolake il 18 ottobre 2025, Noci ha paragonato l’AI a un “commissario straordinario” capace di affrontare le sfide del sistema pubblico, evidenziando come questa tecnologia possa entrare in ogni ambito della vita amministrativa.
Il ruolo dell’AI nella pubblica amministrazione
Noci ha sottolineato l’importanza di un approccio innovativo per modernizzare la pubblica amministrazione, composta da oltre ottomila enti locali, molti dei quali sono di piccole dimensioni e risalgono a una struttura amministrativa concepita nell’era napoleonica. L’esperto ha affermato che l’AI ha il potenziale di generare economie di scala, ottimizzare i servizi e migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. Tuttavia, ha avvertito che ciò sarà possibile solo se si riuscirà a superare le barriere legate al controllo dei dati e si creeranno basi dati unificate per l’addestramento dei modelli.
Noci ha definito questa opportunità come “un’occasione storica” per l’Italia, che non può permettersi di perdere. Ha evidenziato che per costruire una pubblica amministrazione realmente centrata sul cittadino, è fondamentale partire dai dati e promuovere l’apertura e l’interoperabilità delle informazioni. Unendo dati tributarie, sanitarie e patrimoniali, la pubblica amministrazione potrebbe personalizzare i servizi e anticipare i bisogni dei cittadini, passando dalle dichiarazioni di principio alla realtà concreta.
La questione della privacy e della fiducia
In merito alle preoccupazioni riguardanti la privacy, Noci ha chiarito che l’obiettivo non è quello di creare una “Skynet pubblica”, ma di trovare un equilibrio tra il diritto alla riservatezza e l’utilità collettiva. Ha affermato che non è possibile pretendere servizi pubblici efficienti senza una condivisione adeguata dei dati. Per migliorare i settori dei trasporti, della sanità e dell’amministrazione, è necessario instaurare un nuovo patto di fiducia tra cittadini, istituzioni e tecnologia.
Noci ha concluso la sua esposizione affermando che la qualità del servizio pubblico deriva dalla conoscenza, la quale, a sua volta, è alimentata dai dati. L’intelligenza artificiale rappresenta quindi una chiave fondamentale per trasformare questa conoscenza in valore pubblico, contribuendo a una pubblica amministrazione più efficace e responsabile.
La visione di Noci per il futuro della pubblica amministrazione italiana, supportata dall’intelligenza artificiale, offre spunti di riflessione importanti su come il Paese possa affrontare le sfide contemporanee e migliorare i servizi per i cittadini.
