Il 18 ottobre 2025, durante un evento speciale trasmesso in diretta da Comolake, il noto fisico teorico Thibault Damour ha condiviso importanti riflessioni sulle onde gravitazionali e il loro significato per la comprensione dell’universo. Damour, che ha svolto un ruolo cruciale nella scoperta di questi fenomeni, ha descritto le onde gravitazionali come le “vibrazioni dello spazio”, un concetto che si ricollega alle teorie di Albert Einstein sullo spazio-tempo.
Le onde gravitazionali e la loro importanza
Thibault Damour ha iniziato il suo intervento sottolineando che “lo spazio non è vuoto, ma una sorta di gelatina capace di vibrare”. Questa affermazione pone le basi per comprendere come le onde gravitazionali rappresentino il suono stesso dell’universo. Il fisico ha ricordato che, dieci anni fa, è stata registrata per la prima volta la fusione di due buchi neri, un evento che ha segnato una pietra miliare nella storia della fisica. Solo pochi mesi fa, è stato osservato il comportamento di un buco nero finale, il quale ha vibrato come una campana, producendo onde in linea con le previsioni formulate da Einstein nel 1915.
Damour ha messo in evidenza il legame tra la fisica fondamentale e le applicazioni tecnologiche quotidiane. “Ogni nuova scoperta nella fisica fondamentale ci insegna qualcosa di profondo sulla realtà”, ha affermato. Anche se tali scoperte non hanno un impatto immediato sulla tecnologia, esse sono la base per strumenti che utilizziamo ogni giorno, come il GPS e i laser, i quali si basano sulla relatività e sulla fisica quantistica.
Il futuro della fisica e il calcolo quantistico
Durante il suo intervento, Damour ha anche discusso le potenzialità del calcolo quantistico nel rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo. Questo approccio potrebbe consentire simulazioni di fenomeni complessi che attualmente richiedono un’enorme quantità di tempo computazionale. Ad esempio, il movimento di due buchi neri rappresenta già una sfida notevole, ma la collisione di due stelle di neutroni è ancora più complessa, poiché coinvolge la struttura interna della materia nucleare densa, un aspetto ancora poco conosciuto.
Il fisico ha sottolineato che solo i computer quantistici potrebbero permettere simulazioni efficaci di tali eventi, contribuendo così a una migliore comprensione delle leggi che governano la materia a densità estreme. Questo tipo di ricerca è fondamentale per il progresso scientifico e per il futuro della fisica.
Intelligenza artificiale nella ricerca scientifica
Thibault Damour ha anche toccato il tema dell’intelligenza artificiale e del suo impatto sulla vita dei fisici teorici. Ha evidenziato che l’AI è diventata uno strumento indispensabile nella ricerca scientifica, in grado di scrivere programmi, risolvere equazioni e accelerare il lavoro matematico. “Anch’io la uso regolarmente: non sostituisce il pensiero, ma lo amplifica”, ha dichiarato, suggerendo che l’AI può migliorare l’efficienza e la produttività nella ricerca scientifica.
Queste osservazioni di Damour non solo mettono in luce l’importanza delle onde gravitazionali e delle scoperte scientifiche, ma evidenziano anche come la ricerca continui a progredire, aprendo la strada a nuove tecnologie e comprensioni dell’universo.
