Il 18 ottobre 2025, durante la conferenza Comolake, Alberto Barachini, sottosegretario di Stato con delega all’editoria e all’informazione, ha annunciato l’approvazione della nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale. Questa normativa segna un traguardo significativo, poiché l’Italia diventa il primo Paese in Europa a implementare una legislazione organica che integra le disposizioni del AI Act europeo con misure nazionali specifiche. Barachini ha sottolineato che la legge prevede investimenti pari a un miliardo di euro, destinati a startup e grandi aziende del settore, oltre a incentivi per il rientro dei talenti italiani che lavorano all’estero e misure per supportare l’ecosistema nazionale dell’innovazione.
Investimenti e incentivi per il settore dell’AI
La nuova legge si propone di stimolare il settore dell’intelligenza artificiale attraverso un piano di investimenti significativo. Barachini ha evidenziato che il miliardo di euro sarà utilizzato per promuovere l’innovazione e il sostegno alle startup. L’obiettivo è creare un ambiente favorevole che attragga talenti e stimoli la crescita delle imprese italiane nel campo dell’AI. La normativa non solo punta a incentivare il rientro dei professionisti italiani dall’estero, ma anche a rafforzare la posizione dell’Italia come attore chiave nel panorama europeo dell’innovazione.
In aggiunta, Barachini ha fatto riferimento alla necessità di tutelare il capitale umano e le competenze acquisite dai ricercatori e dai professionisti nel settore. L’Italia, pur non avendo le stesse risorse di Stati Uniti e Cina, può comunque valorizzare la propria creatività e l’eccellenza accademica, puntando su università e centri di ricerca di alta qualità . È cruciale, secondo il sottosegretario, che il Paese crei opportunità concrete per trattenere i talenti e sostenere la loro crescita professionale.
Protezione dei diritti e lotta ai deepfake
Un altro aspetto fondamentale della legge riguarda la protezione dei diritti d’autore. Barachini ha sottolineato che la normativa difende il copyright, considerato un pilastro economico per l’editoria italiana. Inoltre, per la prima volta a livello internazionale, viene introdotto il reato di deepfake, una misura necessaria per garantire che i cittadini possano fidarsi delle informazioni che ricevono. La fiducia nell’informazione è essenziale per la partecipazione democratica e per sviluppare una coscienza critica nella società .
Barachini ha ribadito l’importanza di avere norme che tutelino i cittadini dalle manipolazioni e dalle fake news, poiché un’informazione attendibile è fondamentale in un contesto democratico. Questa legge rappresenta quindi non solo un passo avanti nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, ma anche un impegno concreto per la salvaguardia della qualità dell’informazione.
Formazione e consapevolezza nell’uso dell’AI
Barachini ha concluso la sua intervista evidenziando che l’intelligenza artificiale non è soltanto una sfida di natura tecnologica, ma anche culturale. È necessario formare cittadini e professionisti in grado di utilizzare questi strumenti con consapevolezza e responsabilità . L’obiettivo è trasformare l’AI in un fattore di crescita, evitando che diventi un elemento di esclusione sociale.
Le startup italiane, secondo Barachini, rappresentano la vera avanguardia dell’innovazione, grazie alla loro originalità e al loro spirito creativo. Tuttavia, è fondamentale che ricevano il supporto necessario per competere a livello internazionale e per crescere in un contesto sempre più competitivo. La formazione e la preparazione delle nuove generazioni sono essenziali affinché l’Italia possa sfruttare al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale e diventare un leader nel settore.
