Il noto cantante Bobby Solo si è aperto in un’intervista con Nunzia De Girolamo, condividendo momenti intimi della sua vita e della sua carriera. L’incontro è avvenuto durante la trasmissione “Ciao Maschio”, andata in onda il 18 ottobre 2025 alle 17.05 su Rai 1. Durante l’intervista, Bobby ha rivelato le aspettative del padre nei suoi confronti e il desiderio della madre di vederlo diventare parroco, sottolineando le pressioni familiari che ha affrontato nel corso degli anni.
Le aspettative familiari di Bobby Solo
Bobby Solo ha raccontato che suo padre desiderava per lui una carriera rispettabile, come quella di notaio o medico, mentre sua madre lo incoraggiava a diventare parroco. In un momento di riflessione, il cantante ha dichiarato: “Mia madre mi ripeteva sempre: ‘Roberto, te devi fare il parroco, così le donne cattive non ti faranno soffrire'”. Questo desiderio materno si è scontrato con la sua inclinazione artistica, portandolo a intraprendere un percorso musicale che ha segnato la sua vita. La sua ironia emerge quando afferma che, considerando le sue esperienze, è un miracolo che sia ancora qui. La sua storia è una testimonianza di come le aspettative familiari possano influenzare profondamente le scelte di vita.
Gli eccessi del passato
Nell’intervista, Bobby Solo ha parlato anche dei suoi eccessi giovanili. Ha rivelato di aver vissuto intensamente, sperimentando diverse sostanze durante gli anni Sessanta e Settanta. “Con il mio amico Ricky Shane, abbiamo provato di tutto: anfetamine, hashish, marijuana“, ha detto. Il cantante ha descritto momenti di festa nella sua villa all’Eur, dove preparava cocktail per gli amici, ammettendo di bere più di quanto avrebbe dovuto. La sua esperienza con il fumo di sigaretta è durata trentacinque anni, e con umorismo ha commentato: “Il Signore mi vuole bene, non c’è altra spiegazione”. Questo racconto di vita non è solo una confessione, ma anche un modo per sottolineare la resilienza e la forza che la musica ha avuto nel mantenerlo vivo.
La musica come rifugio emotivo
Quando Nunzia De Girolamo ha chiesto a Bobby se le lacrime avessero mai fatto parte della sua vita, il cantante ha rivelato momenti di vulnerabilità legati alla perdita dei genitori. “Quando ho perso papà e mamma ero distrutto, ma non riuscivo a piangere”, ha confessato. Tuttavia, un episodio particolare lo ha portato a lasciarsi andare emotivamente: ascoltando James Burton suonare “Mystery Train”, ha pianto come un bambino. Questa esperienza dimostra quanto la musica possa influenzare le emozioni e fungere da catalizzatore per esprimere sentimenti altrimenti repressi.
Un percorso sorprendente
Un aspetto sorprendente della vita di Bobby Solo è la sua nascita priva del nervo uditivo in un orecchio. Nonostante questa sfida, ha dedicato sessantun anni alla musica, esibendosi in oltre duecento milioni di concerti. “È il segno che la passione può vincere su tutto”, ha affermato, riflettendo sulla forza della sua dedizione alla musica. Questa affermazione non solo mette in evidenza la sua resilienza, ma rappresenta anche un messaggio di speranza per chiunque affronti difficoltà nella propria vita. La storia di Bobby Solo è un esempio di come la determinazione e la passione possano superare ostacoli apparentemente insormontabili.
