Tumori: a Berlino il congresso degli oncologi europei, in Italia -14,5% di decessi tra gli uomini

Franco Fogli

Ottobre 17, 2025

Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), ha recentemente sottolineato come i pazienti oncologici in Italia godano di una vita più lunga rispetto alla media europea. Durante una conferenza stampa tenutasi il 2 ottobre 2025 a Berlino, in occasione del Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo), Perrone ha presentato dati significativi che evidenziano un calo dei tassi di mortalità per cancro nel nostro Paese. Tra il 2020 e il 2025, si prevede una diminuzione del 14,5% per gli uomini e del 5% per le donne, risultati nettamente superiori rispetto alla media dell’Unione Europea, che registra un decremento del 3,5% e dell’1,2% rispettivamente.

Calo dei decessi per cancro in Italia

Il calo dei decessi per cancro in Italia è particolarmente rilevante, con una riduzione significativa delle morti per tumore del polmone e dello stomaco, che hanno visto una diminuzione rispettivamente del 24,4% e del 24,3%. Questi risultati sono indice di un Servizio Sanitario Nazionale di alta qualità, ma Perrone avverte che per mantenere e migliorare questi standard è necessario un incremento delle risorse e del personale dedicato all’oncologia.

Analisi della mortalità per cancro

Nel 2025, si stima che circa 1.280.000 persone nell’Unione Europea e 176.000 in Italia perderanno la vita a causa di un tumore. Perrone ha evidenziato l’importanza dell’analisi della mortalità per cancro, sottolineando come essa fornisca indicazioni utili sull’efficacia dei programmi di prevenzione e screening. La diminuzione della mortalità tra gli uomini è attribuita principalmente alla riduzione del fumo, mentre il calo delle morti per carcinoma dello stomaco è legato al controllo dell’infezione da Helicobacter pylori. L’adesione agli screening per i tumori della mammella e del colon-retto in Italia supera la media europea, con tassi di partecipazione del 56% e del 39% rispettivamente.

Criticità nella disponibilità di risorse

Tuttavia, Perrone ha messo in guardia riguardo alle criticità nella disponibilità di risorse e personale. La crescita del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale non è stata sufficiente a far fronte all’aumento delle richieste di assistenza per i pazienti oncologici, che continuano a crescere in numero e necessità.

Nuovi casi di tumore in Italia

Nel 2024, si sono registrati circa 390.100 nuovi casi di tumore in Italia. Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Aiom, ha dichiarato che è fondamentale completare l’implementazione delle reti oncologiche regionali, che attualmente non sono uniformi in tutto il Paese. Circa la metà delle Regioni ha una rete oncologica funzionante, ma le disparità organizzative tra le diverse aree possono creare disuguaglianze nell’assistenza ai pazienti. Di Maio ha espresso preoccupazione per la tendenza a creare “mini-reti” per specifici tipi di tumore, che, sebbene positive per alcuni pazienti, potrebbero portare a disuguaglianze per chi soffre di altre forme di cancro.

Statistiche sui tumori in Europa

Nel 2022, i nuovi casi di tumore nei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, più Islanda e Norvegia, hanno toccato quota 2,7 milioni, con una diagnosi ogni cinque minuti. I tumori del colon-retto, polmone, prostata e seno rappresentano la metà di tutti i casi diagnosticati.

Formazione e nuove tecnologie in oncologia

Giuseppe Curigliano, presidente eletto dell’Esmo, ha sottolineato la necessità di formare una nuova generazione di “oncology clinical scientists” per affrontare le sfide cliniche attuali. È essenziale integrare nuove figure professionali nell’oncologia, poiché si sta assistendo a una carenza di operatori nel settore. Curigliano ha anche evidenziato l’importanza delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, nella gestione dei pazienti oncologici. È stata avviata l’iniziativa dei Molecular Tumor Board a livello regionale, ma è necessario un impegno maggiore per garantire accesso rapido a terapie efficaci.

Prevenzione e stili di vita in Europa

Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’Europa, pur rappresentando meno del 10% della popolazione mondiale, registra circa un quarto delle diagnosi oncologiche globali. Il 40% dei casi di tumore potrebbe essere evitato adottando stili di vita più sani. In Europa, il sovrappeso colpisce il 51% degli adulti e l’obesità tra gli adolescenti è aumentata dal 17% nel 2014 al 21% nel 2022. Tuttavia, il tasso di fumatori è diminuito dal 22% nel 2012 al 18% nel 2022. In Italia, il 24% degli adulti fuma, un dato in calo rispetto al 30% del 2008. Se si riuscisse a ridurre ulteriormente il numero di fumatori, potrebbero essere evitati quasi due milioni di nuovi casi di tumore entro il 2050.

Iniziative per la salute pubblica

La campagna #SOStenereSSN, promossa da Aiom e Fondazione Aiom, chiede un aumento di 5 euro sul prezzo di ogni pacchetto di sigarette per ridurre il numero di fumatori e finanziare il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, il Piano europeo per combattere il cancro mira a prevenire tumori legati a infezioni, come quelli causati dal Papilloma virus umano, per il quale esistono vaccini efficaci. Attualmente, la copertura vaccinale contro l’HPV nei Paesi Ue è del 75%, ma l’obiettivo è raggiungere il 90% entro il 2030.

×