Oggi, 5 febbraio 2025, si svolgerà un incontro cruciale alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Questo faccia a faccia avviene in un contesto di crescente tensione, accentuato da una recente telefonata tra Trump e il presidente russo, Vladimir Putin, che ha sollevato interrogativi riguardo alla fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina.
L’annuncio dell’incontro con Zelensky è stato preceduto da una lunga conversazione tra Trump e Putin, durante la quale il leader russo ha espresso apprezzamento per i recenti successi statunitensi in Medio Oriente. Trump ha rivelato su Truth Social che i due presidenti si incontreranno a Budapest per discutere la fine del conflitto in Ucraina, un tema che rimane al centro delle preoccupazioni internazionali. In questo contesto, il presidente ucraino ha mostrato scetticismo riguardo alle intenzioni di Mosca, in particolare dopo la chiamata tra i due leader.
La telefonata tra Putin e Trump
Il colloquio tra Trump e Putin, che ha avuto luogo ieri, ha avuto una durata di oltre due ore. Durante la conversazione, Trump ha riferito che Putin ha elogiato gli sforzi per la pace in Medio Oriente, un risultato che, secondo il presidente russo, era atteso da lungo tempo. Trump ha sottolineato che il successo in Medio Oriente potrebbe favorire la risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. È stato concordato che i consiglieri dei due Paesi si incontreranno la prossima settimana per discutere ulteriori dettagli.
Durante il colloquio, Trump ha anche menzionato l’importanza degli scambi commerciali tra Stati Uniti e Russia, una volta che le ostilità saranno terminate. Tuttavia, è emerso che la questione dei missili Tomahawk è stata trattata con cautela, con Trump che ha affermato di aver discusso poco di questo tema durante la telefonata con Putin.
La posizione di Trump sui missili Tomahawk
Nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato che oggi incontrerà Zelensky per prendere decisioni riguardo ai missili Tomahawk. Ha riconosciuto che la situazione tra i due leader è complessa, evidenziando la necessità di incontri separati per affrontare le rispettive posizioni. Trump ha descritto la guerra in Ucraina come “ridicola”, sottolineando il tragico bilancio di vite umane e la sua intenzione di porre fine al conflitto.
Tuttavia, dopo il colloquio con Putin, Trump ha mostrato una certa reticenza riguardo alla fornitura di missili all’Ucraina. Ha affermato che, sebbene gli Stati Uniti abbiano bisogno di questi missili, non è chiaro cosa sarà possibile fare in merito. Ha anche messo in dubbio se Putin fosse favorevole all’idea di fornire armi al suo avversario, evidenziando la delicatezza della situazione.
La reazione del Cremlino e le prospettive di un summit
Dopo la telefonata tra Trump e Putin, il Cremlino ha avviato i preparativi per un possibile incontro tra i due leader. Yuri Ushakov, consigliere per gli affari internazionali del presidente russo, ha dichiarato che la conversazione è stata “molto sostanziosa” e ha messo in evidenza l’interesse della Russia per una soluzione pacifica alla crisi ucraina. Tuttavia, ha anche avvertito che la Russia non esiterà a garantire la propria sicurezza se gli Stati Uniti dovessero decidere di fornire missili a lungo raggio all’Ucraina.
Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha ribadito che la Russia è pronta a rispondere a qualsiasi escalation e ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza nazionale. Le dichiarazioni del Cremlino evidenziano la tensione crescente e la complessità della situazione, rendendo cruciale il prossimo incontro tra Trump e Zelensky.
Zelensky esprime scetticismo
In attesa dell’incontro di oggi, Zelensky ha espresso scetticismo riguardo alle reali intenzioni di Mosca. Ha commentato su X che la Russia sembra accelerare il dialogo non appena emerge la possibilità di ricevere missili Tomahawk. Il presidente ucraino ha sottolineato che, mentre la Russia continua a condurre attacchi contro il settore energetico ucraino, il suo governo sta lavorando per garantire la resilienza del Paese.
Zelensky ha anche espresso la speranza che il successo ottenuto in Medio Oriente possa tradursi in un aiuto per fermare il conflitto in Ucraina. Ha concluso il suo messaggio affermando che non ci deve essere alternativa alla pace e che è essenziale proteggere i cittadini ucraini dagli attacchi russi. L’incontro di oggi alla Casa Bianca rappresenta un momento cruciale per il futuro della regione e per le relazioni internazionali.
