Il 17 ottobre 2025, Mario Ronchetti, presidente e amministratore delegato di Atena Informatica, ha condiviso importanti riflessioni sul futuro del welfare sociale durante un evento in diretta organizzato da Adnkronos a Comolake. In un contesto in cui la tecnologia digitale sta emergendo come un elemento chiave, Ronchetti ha evidenziato come l’innovazione possa contribuire a rendere il welfare più umano e personalizzato, avvicinandolo ai reali bisogni delle persone.
Il ruolo del digitale nel welfare
Durante il suo intervento, Ronchetti ha sottolineato che le piattaforme digitali sviluppate da Atena Informatica sono progettate per supportare la pubblica amministrazione nella gestione integrata dei servizi rivolti ai cittadini, in particolare quelli che si trovano in situazioni di fragilità. “Il digitale può diventare un fattore abilitante per rendere il welfare più umano”, ha affermato, ribadendo l’importanza di un approccio che tenga conto delle esigenze emergenti della popolazione. Secondo Ronchetti, i nuovi indicatori socio-economici evidenziano bisogni che richiedono una risposta tempestiva, e la tecnologia può facilitare una maggiore collaborazione tra il settore pubblico, il terzo settore e i cittadini.
Progettazione sociale e intelligenza artificiale
Ronchetti ha proseguito spiegando che la progettazione sociale del futuro si avvarrà di modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale per anticipare i bisogni delle persone e migliorare l’efficacia delle politiche di welfare. L’integrazione di dati provenienti da fonti come l’INPS, la Piattaforma nazionale dati e l’anagrafe della popolazione residente permetterà di analizzare in modo proattivo i casi di fragilità, consentendo interventi prima che le situazioni si trasformino in emergenze. Questo approccio non solo mira a migliorare l’efficienza, ma anche a garantire che le risposte siano più adeguate e tempestive.
Cambiamento culturale e innovazione
Un altro punto cruciale sollevato da Ronchetti riguarda la necessità di un cambiamento culturale all’interno della pubblica amministrazione. “È un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico”, ha affermato, evidenziando l’importanza di superare le logiche tradizionali per adottare una mentalità realmente orientata alla persona. La creazione di piattaforme collaborative che mettano in rete cittadini, enti locali, associazioni e imprese sociali rappresenta un passo fondamentale verso un welfare più inclusivo e partecipativo. Ronchetti ha concluso il suo intervento affermando che il welfare del futuro dovrà essere aperto e basato su reti di comunità solidali, piuttosto che su interventi assistenziali isolati.
