La notte del 16 ottobre 2025, un grave episodio ha colpito il giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, a Pomezia, un comune situato alle porte di Roma. Un ordigno esplosivo è stato posizionato sotto il suo veicolo, provocando un’esplosione che ha distrutto completamente l’auto del giornalista e danneggiato anche quella di sua figlia, parcheggiata accanto. Le immagini video diffuse sui social media dal programma Report mostrano i danni ingenti causati dall’esplosione.
Dettagli dell’esplosione
L’ordigno, che si trovava sotto la vettura di Ranucci, ha fatto saltare in aria l’auto, riducendola in mille pezzi e spargendo detriti lungo la strada. La deflagrazione ha avuto anche ripercussioni sulla casa vicina, creando preoccupazione tra i residenti del quartiere. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, la Digos, i vigili del fuoco e gli esperti della scientifica per avviare le indagini e valutare la situazione.
Un tweet pubblicato dal profilo ufficiale di Report ha confermato l’accaduto, evidenziando la gravità della situazione e il potenziale letale dell’ordigno. “Questa notte un ordigno è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. L’auto è saltata in aria, danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto”, si legge nel messaggio.
Impatto e reazioni
L’esplosione ha suscitato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Molti esponenti politici e figure pubbliche hanno espresso solidarietà a Ranucci e condannato l’atto violento. La gravità della situazione ha alimentato il dibattito sulla sicurezza dei giornalisti e sul clima di intimidazione che possono affrontare nel loro lavoro quotidiano.
In seguito all’incidente, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per fare luce sulle circostanze che hanno portato a questo attacco. Gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze dai residenti per identificare eventuali sospetti.
Le indagini in corso
Le autorità stanno lavorando intensamente per comprendere le motivazioni dietro questo attacco. La presenza di un ordigno di tale portata suggerisce un intento deliberato di intimidire non solo Ranucci, ma anche il mondo del giornalismo in generale. Gli investigatori stanno valutando diversi scenari, inclusi possibili collegamenti con attività di cronaca scomode o inchieste che il giornalista ha condotto in passato.
La situazione rimane sotto osservazione, con gli esperti di sicurezza che monitorano il clima di tensione crescente. La comunità locale, scossa dall’accaduto, si unisce nel condannare la violenza e nel sostenere i giornalisti che svolgono un ruolo cruciale nel mantenere informata la società.
L’episodio di Pomezia rappresenta non solo un attacco diretto a un professionista del settore, ma anche un campanello d’allarme per la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti in Italia.
