La cerimonia di consegna delle Stelle al merito del lavoro si è svolta il 17 ottobre 2025 al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante l’evento, il capo dello Stato ha evidenziato le disuguaglianze salariali che caratterizzano attualmente il mercato del lavoro italiano, sottolineando come i super manager percepiscano compensi enormemente superiori rispetto ai lavoratori comuni.
Un riconoscimento per il lavoro e la sicurezza
Mattarella ha aperto la cerimonia con un tributo ai Maestri del lavoro, riconoscendo l’importanza del loro operato nella promozione della sicurezza sul lavoro. Ha inoltre consegnato le Stelle alla memoria di tre lavoratori, Angelo Catania, Maurizio Curti e Loris Nadali, che hanno perso la vita mentre svolgevano le loro mansioni. Il presidente ha espresso la necessità di ribadire che “il lavoro non può significare rischio di vita”, affermando che questi uomini avrebbero dovuto essere presenti per ricevere il loro meritato riconoscimento.
Le disuguaglianze salariali e il futuro dei giovani
Nel suo discorso, il presidente ha messo in evidenza la struttura delle categorie salariali in Italia, dove le posizioni più elevate sono caratterizzate da salari elevati e condizioni di lavoro soddisfacenti, mentre i livelli inferiori presentano forme di precarietà e sfruttamento. Mattarella ha sottolineato la necessità di affrontare la questione salariale, evidenziando come negli ultimi dieci anni si sia registrata una dinamica salariale negativa, ma che ora si intravedono segnali di inversione. Ha ricordato che i salari sono stati fondamentali per ridurre le disuguaglianze e garantire un equo accesso ai benefici del progresso economico, sottolineando l’importanza di queste dinamiche per il futuro dei giovani italiani, molti dei quali sono costretti a emigrare a causa della difficoltà di trovare lavoro e dei bassi stipendi iniziali.
I contratti pirata e le sfide del mercato del lavoro
Mattarella ha richiamato l’attenzione su un’indagine condotta da Confcommercio, che ha messo in luce il crescente fenomeno dei contratti pirata. Sono stati registrati oltre mille contratti collettivi nazionali depositati presso il Cnel, con una significativa concentrazione nei settori del turismo e del terziario. Questi contratti, spesso firmati da rappresentanze sindacali poco rappresentative, portano a forme di dumping contrattuale che riducono i diritti dei lavoratori e abbassano i salari, creando una concorrenza sleale tra le imprese.
Il presidente ha concluso il suo intervento sottolineando come le dinamiche di mercato contribuiscano ad ampliare gli squilibri nelle retribuzioni, esprimendo preoccupazione per le famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà nonostante un membro della famiglia lavori. Ha messo in evidenza la disparità tra i salari dei lavoratori e le remunerazioni dei dirigenti, evidenziando che i super manager guadagnano somme che possono essere centinaia o migliaia di volte superiori a quelle dei dipendenti.
