Il 17 ottobre 2025, la TASS ha riportato i dettagli di una significativa conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Questo scambio, avvenuto il giorno precedente, il 16 ottobre, ha avuto una durata di oltre due ore e ha toccato temi cruciali legati alla guerra in Ucraina e alle relazioni tra Mosca e Washington.
La telefonata, secondo quanto dichiarato dal consigliere di Putin, Yuri Ushakov, è stata un’iniziativa russa e ha avuto come oggetto principale la questione dei missili Tomahawk. Putin ha comunicato a Trump che l’eventuale fornitura di questi armamenti a Kiev non cambierebbe le dinamiche del conflitto, ma potrebbe danneggiare ulteriormente i rapporti tra le due nazioni. Il leader russo ha sostenuto che la Russia sta attualmente prevalendo nella guerra, affermando che le forze russe mantengono l’iniziativa strategica lungo la linea di contatto.
Il contesto della telefonata
La conversazione si è svolta in un momento delicato, a poche ore dall’incontro tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, previsto per il 17 ottobre alla Casa Bianca. La questione dei Tomahawk, missili con una gittata di oltre 1500 chilometri, è diventata centrale nel dibattito politico internazionale. Questi armamenti, se forniti all’Ucraina, permetterebbero di colpire obiettivi strategici all’interno del territorio russo, ma richiederebbero competenze specifiche per il loro utilizzo. Fonti statunitensi hanno indicato che l’eventuale invio di missili non comporterebbe un coinvolgimento diretto delle truppe americane, ma sarebbe gestito da contractor.
Putin ha descritto il conflitto in termini favorevoli per Mosca, affermando che la Russia sta vincendo. La sua posizione è stata espressa con chiarezza durante la telefonata, dove ha avvertito Trump che l’invio di Tomahawk non solo non cambierebbe le sorti della guerra, ma aggraverebbe le tensioni tra i due paesi. La Russia, secondo Putin, ha il pieno controllo della situazione militare e non intende cedere terreno.
Le reazioni e le implicazioni future
Dopo la telefonata, Zelensky ha commentato su X, sottolineando che la Russia sembra accelerare il dialogo ogni volta che si parla di Tomahawk. Ha dichiarato che l’incontro con Trump potrebbe rappresentare un’opportunità per cambiare le sorti del conflitto. Il presidente ucraino ha espresso la speranza che le strategie di contenimento del terrorismo, già efficaci in Medio Oriente, possano essere applicate anche nel contesto ucraino.
Zelensky ha anche messo in dubbio il coraggio di Putin, paragonandolo ai terroristi, affermando che il linguaggio della forza e della giustizia è l’unico modo per affrontare la situazione. La questione dei Tomahawk, quindi, non è solo una questione militare, ma un elemento cruciale nelle trattative diplomatiche tra Ucraina e Russia.
In questo contesto, è evidente che la telefonata tra Putin e Trump ha aperto nuove prospettive e ha messo in evidenza le complessità delle relazioni internazionali, in un momento in cui la guerra in Ucraina continua a essere al centro dell’attenzione globale.
