Il Dio Fluviale di Michelangelo in mostra all’Accademia delle Arti del Disegno

Lorenzo Di Bari

Ottobre 17, 2025

Dopo un lungo viaggio di quasi cinquecento anni, il Dio Fluviale di Michelangelo torna finalmente a casa, all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Questo straordinario modello, concepito per adornare le tombe medicee nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo, trova ora una collocazione definitiva in una sala appositamente progettata per esaltarne la potenza formale e il significato simbolico. La presentazione ufficiale dell’opera avverrĂ  sabato 18 ottobre 2025, in concomitanza con la festa di San Luca, patrono degli artisti. Il pubblico potrĂ  ammirare il capolavoro a partire dal giorno successivo, nel Palazzo dei Beccai, segnando un’importante tappa per la valorizzazione del patrimonio michelangiolesco.

Il recupero dell’opera

Il restauro e il recupero del Dio Fluviale sono stati fortemente voluti dal segretario generale Giorgio Bonsanti, il quale ha seguito con dedizione le vicende del modello negli ultimi anni. La presidente Cristina Acidini ha condotto con successo una campagna di raccolta fondi che ha reso possibile questo progetto, supportata dal segretario tecnico Enrico Sartoni e dall’assistente Laura Turchi. Il nuovo allestimento porta la firma degli architetti David Palterer e Norberto Medardi di P&M Architecture, i quali hanno creato uno spazio che riflette l’importanza dell’opera.

La storia dell’accademia delle arti del disegno

L’Accademia delle Arti del Disegno, fondata nel 1563 da Giorgio Vasari per volere del granduca Cosimo I de’ Medici, è la piĂ¹ antica accademia artistica del mondo occidentale. Michelangelo, considerato “padre e maestro”, è stato una figura centrale nella sua creazione, con l’intento di elevare lo stato sociale degli artisti e promuovere l’insegnamento delle arti. Ancora oggi, l’Accademia si impegna a sostenere le arti, la musica e le scienze umane e scientifiche.

Dettagli sul modello

Il Dio Fluviale è un modello a grandezza naturale, realizzato tra il 1526 e il 1527 per la Sagrestia Nuova di San Lorenzo, dove Michelangelo stava lavorando alle tombe di Giuliano e Lorenzo de’ Medici. Questa figura antropomorfa, ispirata alla scultura classica, doveva essere posizionata ai piedi del monumento, simboleggiando la vita che scorre. Sebbene il progetto sia rimasto incompiuto, il modello ha sopravvissuto nel tempo, testimoniando il metodo creativo di Michelangelo, caratterizzato da prove continue e una forte tensione anatomica.

La storia del modello e il suo restauro

Il modello giunse all’Accademia grazie alla donazione di Bartolomeo Ammannati, con l’obiettivo di ispirare gli allievi. Nel corso degli anni, il Dio Fluviale ha ricevuto vari interventi di conservazione, tra cui l’inserimento di ferri nel Settecento. Documenti storici attestano l’uso di basi in legno per il suo spostamento, evitando danni alla fragile struttura. Nel 1906, il modello fu riscoperto dopo un lungo oblio e nel 1964 fu trasferito alla Casa Buonarroti per garantirne la sicurezza. Negli anni Ottanta, il restauratore Guglielmo Galli identificĂ² problematiche strutturali che richiedevano attenzione.

Il nuovo allestimento e l’apertura al pubblico

Il restauro del Dio Fluviale è stato completato tra il 2015 e il 2017, in preparazione per la mostra “I Medici e le Arti a Firenze nel secondo Cinquecento”. Sotto la direzione di Giorgio Bonsanti e Laura Speranza, il restauro ha incluso un trattamento anti tarlo e il consolidamento delle superfici. La nuova sala, progettata da David Palterer e Norberto Medardi, offre un ambiente sobrio e neutro, con il modello collocato su una base di legno all’interno di un parallelepipedo di vetro, evocando il fluire dell’acqua.

Visite e accessibilitĂ 

A partire dal 19 ottobre 2025, il pubblico potrĂ  visitare la nuova sala dedicata al Dio Fluviale, che avrĂ  un ingresso specifico in via Orsanmichele al numero 6. L’apertura sarĂ  garantita grazie alla disponibilitĂ  dell’associazione di volontariato “Amici dei Musei” di Firenze e di alcuni professori dell’Accademia. Le visite saranno possibili il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, con orari variabili tra il periodo invernale e quello estivo. L’ingresso sarĂ  a offerta libera, con un contributo minimo di 5 euro.

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