Il 16 ottobre 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato le notizie riportate dal New York Times riguardanti la sua considerazione di attacchi contro presunti cartelli della droga in Venezuela. Durante una conferenza stampa, Trump ha rivelato di aver autorizzato operazioni clandestine della CIA nel Paese sudamericano, sottolineando che tali misure sono state adottate in risposta alla situazione politica e sociale in Venezuela.
Il presidente ha dichiarato di aver preso in esame la possibilità di attacchi sul territorio venezuelano, accusando il presidente Nicolás Maduro di gestire un regime definito “narco-terrorista”. Trump ha affermato che il suo governo ha già effettuato operazioni navali al largo delle coste venezuelane, affondando almeno cinque imbarcazioni legate al narcotraffico, un’azione che ha portato alla morte di almeno 27 persone.
Trump ha eluso domande specifiche riguardanti l’eventualità di “neutralizzare” Maduro, definendo la questione come “ridicola”. Tuttavia, ha confermato di avere dato l’autorizzazione per operazioni segrete, indicando che le azioni sono state motivati da ragioni di sicurezza nazionale. La dichiarazione ha suscitato preoccupazioni tra i leader internazionali e ha messo in luce le tensioni già esistenti tra gli Stati Uniti e il governo venezuelano.
Reazione di Maduro alle dichiarazioni di Trump
La risposta del presidente venezuelano Nicolás Maduro non si è fatta attendere. Durante un incontro del Consiglio Nazionale per la Sovranità e la Pace a Caracas, Maduro ha condannato le affermazioni di Trump, accusando la CIA di essere responsabile di colpi di stato e di violazioni dei diritti umani in America Latina. Ha richiamato alla memoria i “30.000 desaparecidos” in Argentina e gli eventi tragici legati ai colpi di stato in Cile e in altre nazioni.
Maduro ha dichiarato: “No al cambio di regime, no ai colpi di stato orchestrati dalla CIA”, sottolineando la necessità di preservare la pace e la sovranità del Venezuela. Ha esortato la comunità internazionale a opporsi a qualsiasi tentativo di ingerenza esterna, affermando che la pace deve essere conquistata e mantenuta attraverso il dialogo e la cooperazione, non tramite la violenza o l’intervento militare.
Le tensioni tra gli Stati Uniti e il Venezuela continuano a crescere, con entrambe le parti che si preparano a un possibile confronto. La situazione rimane instabile, e le parole di Trump e Maduro potrebbero avere ripercussioni significative sulla politica internazionale e sulla sicurezza nella regione.