Ucraina, da Kiev si conferma: la missione di Zelensky negli Usa punta sui Tomahawk

Marianna Ritini

Ottobre 16, 2025

Il presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky, si trova negli Stati Uniti per una missione diplomatica cruciale. Il 17 ottobre 2025, Zelensky avrà un incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, dove discuterà della situazione attuale in Ucraina e della possibile fornitura di armamenti, in particolare i missili Tomahawk. Questa visita è considerata fondamentale per comprendere le tempistiche e le modalità di una eventuale consegna di armamenti da parte degli Stati Uniti, come riportato da una fonte governativa ucraina.

Il focus della visita di Zelensky

Il viaggio di Zelensky a Washington ha come obiettivo principale la richiesta di supporto militare. In particolare, il presidente ucraino intende chiarire i dettagli riguardanti la fornitura dei missili Tomahawk, un tema di grande rilevanza strategica per l’Ucraina. La fonte governativa citata dall’Afp ha sottolineato che si tratta di un’opportunità per valutare quanto sarà effettivamente possibile ricevere i rifornimenti. Zelensky è arrivato a Washington il 16 ottobre e nei prossimi giorni incontrerà anche rappresentanti dell’industria della difesa per discutere le potenzialità di supporto.

La questione dei missili Tomahawk è particolarmente delicata, poiché rappresenta un potenziale cambio di paradigma nella fornitura di armi all’Ucraina. Questi missili, progettati per operazioni di precisione, potrebbero fornire un vantaggio significativo sul campo di battaglia. Tuttavia, è importante notare che l’effettiva consegna di tali armamenti dipende da molteplici fattori, tra cui la posizione degli Stati Uniti nei confronti del conflitto in corso e le dinamiche politiche interne.

Le dichiarazioni di Dmitrij Suslov

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Dmitrij Suslov, vicedirettore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola Superiore di Economia e consigliere del Cremlino per la politica estera, ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità che gli Stati Uniti forniscano missili Tomahawk all’Ucraina. Suslov ha affermato che Trump sta bluffando, poiché fino ad oggi gli Stati Uniti non hanno mai consegnato tali armi a nessun Paese europeo alleato. Secondo le sue parole, l’amministrazione Biden ha previsto la consegna dei missili Tomahawk alla Germania solo nel 2026, il che rende improbabile un’immediata fornitura all’Ucraina.

Suslov ha anche evidenziato che l’uso di missili a medio raggio come i Tomahawk comporterebbe una significativa escalation del conflitto, in quanto richiederebbe la presenza di personale americano sul campo. Questa dinamica potrebbe portare a un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto, contraddicendo le dichiarazioni di Trump sulla necessità di una de-escalation. Secondo Suslov, la situazione attuale rappresenta una campagna di pressione che non porterà ai risultati sperati.

Implicazioni politiche e militari

L’eventuale fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina non solo influenzerebbe il campo di battaglia, ma avrebbe anche ripercussioni significative sul dialogo tra Kiev e Washington. Secondo Suslov, l’introduzione di tali armamenti potrebbe segnare la fine di qualsiasi possibilità di negoziato tra l’Ucraina e gli Stati Uniti riguardo alla situazione in corso. I missili, pur non essendo considerati una “panacea” per il conflitto, rappresenterebbero un cambiamento strategico che potrebbe alterare l’equilibrio delle forze sul terreno.

In questo contesto, la visita di Zelensky negli Stati Uniti assume un’importanza cruciale, non solo per la ricerca di supporto militare, ma anche per il futuro delle relazioni diplomatiche tra Ucraina e Stati Uniti. Con la crescente pressione da parte della Russia e le sfide interne, il presidente ucraino si trova di fronte a decisioni strategiche che potrebbero definire il futuro del suo Paese.

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