Settantenne in difficoltà si stabilisce davanti al ministero di via Arenula, Sisto promette verifiche sul suo sfratto

Franco Fogli

Ottobre 16, 2025

Nella mattinata del 16 ottobre 2025, un drammatico episodio ha avuto luogo davanti al Ministero della Giustizia, situato in via Arenula a Roma. Teresa Cataldo, una donna di 70 anni originaria di Terlizzi, in Puglia, si è trovata costretta a vivere in una tenda insieme al marito da ormai due anni, a causa di un’ingiunzione di sfratto. Il suo presidio, iniziato il 14 ottobre, ha attirato l’attenzione dei media e delle istituzioni, in cerca di una soluzione per la sua difficile situazione.

Il presidio di Teresa cataldo

Teresa Cataldo, accompagnata dalla sua avvocata Anna Maria Caramia, ha scelto di accamparsi davanti al Ministero della Giustizia per sollecitare un incontro con i rappresentanti governativi. La donna ha esposto la sua condizione disperata, sperando che la sua voce potesse arrivare a chi ha il potere di intervenire. La sua storia è diventata simbolo di una crisi abitativa che colpisce molte famiglie in difficoltà, costrette a vivere in condizioni precarie. Da due anni, la coppia vive nel giardino di un’abitazione, senza una casa e con poche risorse.

Durante il presidio, il viceministro Francesco Paolo Sisto ha incontrato Teresa, esprimendo la sua solidarietà. “Sono pugliese come lei e ho voluto essere qui per darle una risposta”, ha dichiarato Sisto, sottolineando l’importanza di affrontare la questione con attenzione. Il viceministro ha promesso di esaminare le risposte fornite dal ministro riguardo a un’interrogazione parlamentare che riguarda il caso di Teresa, cercando di capire se ci siano stati progressi nelle verifiche sulla sua situazione.

Le parole del viceministro Sisto

Francesco Paolo Sisto ha chiarito che, pur comprendendo la gravità della situazione, un eventuale intervento del Ministero non può annullare le sentenze già emesse. Ha specificato che il Ministero può intervenire solo se ci sono motivi validi legati a patologie comportamentali o altre circostanze particolari. “È fondamentale che ci sia una presenza sensibile al dramma che lei rappresenta”, ha aggiunto, evidenziando l’impegno del governo nel cercare di trovare soluzioni per le persone in difficoltà.

La situazione di Teresa Cataldo è emblematica di una realtà che colpisce molte famiglie italiane, alle prese con sfratti e precarietà abitativa. La sua determinazione nel cercare aiuto e nel far sentire la sua voce è un segnale di speranza per chi vive condizioni simili. La questione della casa e della sicurezza abitativa rimane una sfida cruciale per il paese, che richiede un’attenzione costante da parte delle istituzioni e della società civile.

Il presidio di Teresa Cataldo, quindi, non è solo una richiesta personale, ma un appello collettivo per una maggiore giustizia sociale e per il riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni individuo.

×