Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha condiviso un messaggio video durante l’evento Adnkronos Q&A intitolato “Sostenibilità al bivio”, tenutosi il 16 ottobre 2025. In questo intervento, Urso ha sottolineato l’importanza della transizione energetica e le misure adottate dall’Italia per affrontare le sfide attuali nel contesto europeo.
Il piano transizione 5.0
Nel suo messaggio, il ministro Urso ha annunciato che il piano Transizione 5.0, finanziato attraverso il PNRR e il capitolo Repower EU, sta per concludersi. Questo piano ha già ricevuto prenotazioni per 2,5 miliardi di euro e si prevede che supererà i 3 miliardi entro la fine dell’anno. Urso ha definito questo risultato come un obiettivo significativo, considerando che il piano è stato attivato solo 15 mesi fa. La transizione energetica, come ha spiegato il ministro, rappresenta una delle sfide più cruciali per l’Italia e l’Europa, soprattutto in un contesto in cui le imprese europee si trovano a dover affrontare una concorrenza sempre più agguerrita.
Collaborazione europea e riforme industriali
Urso ha evidenziato il ruolo di leadership dell’Italia nel processo di riforma in Europa, collaborando con Francia e Germania per promuovere l’Industrial Accelerator Act. Questa iniziativa mira a proteggere le imprese energivore, considerate fondamentali per la manifattura europea e per la sovranità del continente. Il ministro ha esortato la Commissione europea ad adottare misure concrete per garantire energia a costi competitivi, mobilitare capitali privati per investimenti verdi e stabilire regole comuni per difendere le imprese da pratiche sleali.
Un approccio equilibrato alla transizione energetica
Urso ha anche discusso dell’approccio dell’Italia alla transizione energetica, sottolineando che la logica del green deal ha limitato le possibilità delle imprese. Il ministro ha affermato che l’Italia sta cercando di adottare un approccio più equilibrato e realistico, distaccandosi da una visione esclusivamente orientata all’elettrificazione, che potrebbe avvantaggiare paesi come la Cina. Ha messo in luce i risultati ottenuti, come la salvaguardia del settore automotive, e ha ribadito l’importanza di rivedere le regole europee per garantire che le politiche siano in linea con le esigenze delle imprese e dei cittadini.
La necessità di un’azione immediata
Infine, il ministro ha concluso il suo intervento sottolineando che non c’è più tempo da perdere. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un’alleanza solida tra i paesi europei e ha menzionato un documento strategico presentato un anno fa alla Commissione europea, che ha contribuito a rivedere il regolamento sulle emissioni di CO2. Urso ha affermato che è fondamentale introdurre il principio della neutralità tecnologica, affinché le limitazioni sui veicoli possano essere applicate senza pregiudizi ideologici, utilizzando tutte le tecnologie disponibili per affrontare le sfide attuali.