Gender gap nel dolore cronico: secondo Istisan, il 60% dei pazienti è donna

Franco Fogli

Ottobre 16, 2025

Il terzo episodio del vodcast intitolato “E tu, sai cosa si prova?” è ora disponibile online, affrontando un tema di grande rilevanza sociale: il gender gap nel dolore cronico. Questo fenomeno, che colpisce in modo diseguale uomini e donne, è stato analizzato in dettaglio per evidenziare le disparità esistenti.

Il fenomeno del dolore cronico e le statistiche in Italia

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (Istisan), circa 10 milioni di italiani convivono con il dolore cronico, una condizione che colpisce in misura maggiore le donne, rappresentando il 60% dei casi. Questo squilibrio è particolarmente evidente tra le donne a partire dai 35 anni. Nonostante la loro prevalenza, molte donne non segnalano il dolore o, quando lo fanno, non ricevono l’attenzione adeguata, rivelando un problema di ascolto e riconoscimento che persiste nel sistema sanitario. Le donne affrontano numerosi pregiudizi e ostacoli nel percorso verso una diagnosi, il che ha conseguenze non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali.

Il terzo episodio del vodcast, intitolato “Dolore cronico – Una questione di genere femminile”, si propone di esplorare queste problematiche. Realizzato da Adnkronos in collaborazione con Sandoz, il vodcast è accessibile sul canale YouTube di Adnkronos e su Spotify, offrendo un’importante piattaforma per discutere di questi temi.

Le parole degli esperti sulla medicina di genere

Nicoletta Orthmann, direttrice medico scientifica di Fondazione Onda Ets, ha sottolineato che diverse patologie legate al dolore cronico, come l’emicrania, l’artrosi e la fibromialgia, sono più comuni nelle donne. Ha evidenziato anche che, dopo un trauma, le donne mostrano una maggiore propensione alla cronicizzazione del dolore. Inoltre, le sindromi dolorose femminili tendono a essere più intense e durature, complicate dalla coesistenza di più condizioni dolorose.

Silvia Natoli, responsabile dell’Area culturale della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), ha messo in luce la complessità della medicina di genere. Negli ultimi anni, si sono evidenziate differenze nelle risposte ai trattamenti e nella prevalenza delle malattie tra i sessi. Natoli ha dichiarato che per lungo tempo la ricerca si è concentrata principalmente sul sesso maschile, trascurando le specificità femminili.

Impegni e cambiamenti nel sistema sanitario

Ester Lauciello, Head Business Unit Retail di Sandoz, ha espresso l’impegno dell’azienda nel promuovere un accesso più ampio alle cure e nel ridurre il gender gap. Secondo Lauciello, è fondamentale garantire anche il diritto all’informazione. Le donne che soffrono di dolore cronico devono avere accesso a informazioni dettagliate e complete per prendere decisioni informate sulla loro salute. Per questo motivo, Sandoz collabora con vari attori del sistema sanitario, inclusi medici, specialisti e associazioni, per sviluppare percorsi di cura adeguati.

Il terzo episodio del vodcast “E tu, sai cosa si prova?” si inserisce in questo contesto di cambiamento e sensibilizzazione, invitando a riflettere su un tema di importanza cruciale per la salute delle donne. Il video è disponibile sia su YouTube che nella sezione podcast di adnkronos.com e su Spotify, offrendo un’opportunità per approfondire la comprensione del dolore cronico e delle sue implicazioni di genere.

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