Francia, Lecornu rimane in carica grazie a un margine di 18 voti: prima mozione di sfiducia bocciata

Lorenzo Di Bari

Ottobre 16, 2025

La mozione di sfiducia presentata da La France Insoumise ha subito un duro colpo il 16 ottobre 2025, quando l’Assemblea nazionale ha deciso di respingerla. Il governo guidato da Sébastien Lecornu ha così superato un primo tentativo di sfiducia, nonostante le aspettative iniziali che la proposta potesse trovare un sostegno più ampio, grazie anche all’appoggio del Rassemblement National (Rn).

Il voto dell’assemblea nazionale

Durante la votazione, i membri dell’Assemblea nazionale hanno espresso il loro parere con 271 voti favorevoli alla mozione di sfiducia, un numero ben al di sotto dei 289 necessari per far cadere il governo. Questo risultato ha permesso a Lecornu di considerarsi relativamente al sicuro, poiché il Rassemblement National ha deciso di non procedere con la votazione della propria mozione di sfiducia, che avrebbe potuto complicare ulteriormente la situazione politica.

Lecornu ha commentato le manovre politiche in corso, affermando: “La storia giudicherà molto duramente queste manovre politiche in cui si è confusa la tribuna dell’Assemblea nazionale con una tribuna pubblicitaria. Le elezioni presidenziali arriveranno, avrete l’occasione di fare campagna elettorale, per ora non prendete in ostaggio il bilancio”. Queste parole evidenziano la tensione crescente tra le diverse fazioni politiche e il clima di incertezza che caratterizza il panorama politico francese.

La nuova mozione di sfiducia

Nonostante il fallimento della prima mozione, La France Insoumise ha annunciato la presentazione di una nuova mozione per la destituzione del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Mathilde Panot, capogruppo di La France Insoumise all’Assemblea nazionale, ha confermato che la proposta sarà presentata nella stessa giornata del voto. Tuttavia, le possibilità di successo di questa seconda mozione appaiono molto ridotte, poiché non gode del sostegno della sinistra, che potrebbe compromettere ulteriormente la sua efficacia.

Questo nuovo tentativo di sfiducia si inserisce in un contesto di crescente polarizzazione politica in Francia, dove le tensioni tra le diverse forze politiche si intensificano e le alleanze diventano sempre più fragili. La situazione attuale potrebbe avere ripercussioni significative sulle future elezioni presidenziali, in programma nei prossimi mesi, e sul modo in cui i cittadini percepiscono l’operato del governo e della presidenza.

Lecornu e il suo governo si trovano ora a dover affrontare un periodo di instabilità, con la necessità di gestire le critiche e le pressioni derivanti dalle opposizioni, mentre cercano di mantenere il controllo della situazione politica e di garantire la stabilità necessaria per il paese.

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