Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha in programma di incontrare il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, venerdì 10 ottobre 2025, presso la Casa Bianca. Durante un incontro con i giornalisti, Trump ha espresso la sua delusione nei confronti del presidente russo, Vladimir Putin, sottolineando che la loro relazione era stata positiva e che non comprende il motivo per cui la Russia continui a condurre la guerra in Ucraina.
Trump ha accennato alla possibilità di inviare i missili Tomahawk all’Ucraina, affermando con una battuta che gli Stati Uniti ne hanno in abbondanza. Tuttavia, non ha fornito una risposta chiara riguardo all’invio di queste armi a Kiev. La dichiarazione è stata fatta durante un incontro con l’argentino Javier Milei, mentre si avvicinava l’importante incontro con Zelensky.
Riguardo alla situazione in Ucraina, Trump ha ribadito il suo disappunto per l’andamento della guerra, affermando che Putin sta affrontando gravi difficoltà . “È incredibile che abbia intrapreso una guerra che avrebbe dovuto vincere in una settimana, e ora si trova nel quarto anno di conflitto”, ha dichiarato, evidenziando anche le perdite economiche e umane che la Russia ha subito.
Zelensky, da parte sua, ha confermato la sua visita a Washington, esprimendo la necessità di discutere i prossimi passi da intraprendere per affrontare il conflitto e la questione dei missili. Ha sottolineato l’importanza del ruolo degli Stati Uniti e degli alleati nel promuovere la pace, soprattutto ora che la situazione in Medio Oriente sta cambiando.
Zelensky in visita alla Casa Bianca
Il presidente Trump ha confermato che venerdì riceverà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla Casa Bianca. Durante un volo di ritorno dall’Egitto, Trump ha risposto affermativamente ai giornalisti che chiedevano della visita. Zelensky aveva precedentemente annunciato che si sarebbe recato a Washington “questa settimana”.
In vista di questo incontro, Zelensky ha dichiarato di voler discutere con Trump la sequenza di passi necessari per affrontare il conflitto. I due leader hanno già avuto due conversazioni telefoniche nei giorni scorsi, focalizzandosi sulla possibilità di trasferire missili Tomahawk a Kiev e su come porre fine alla guerra.
Il presidente ucraino ha anche affermato che, mentre la guerra in Medio Oriente sembra volgere al termine, è fondamentale mantenere l’attenzione sulla situazione europea. Ha sottolineato che la leadership degli Stati Uniti e dei partner internazionali è cruciale per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina.
Pressione della Russia sugli Stati Uniti
In risposta all’imminente visita di Zelensky a Washington, il Cremlino ha esortato gli Stati Uniti a persuadere l’Ucraina a partecipare attivamente al processo di pace. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia accoglie positivamente le intenzioni di Trump di trovare un modo per porre fine al conflitto e ha sottolineato l’importanza della diplomazia.
Peskov ha anche avvertito riguardo all’eventuale consegna dei missili Tomahawk a Kiev, sottolineando che la gestione di tali armamenti complessi richiede la presenza di specialisti americani. Ha avvertito che l’invio di questi missili potrebbe comportare conseguenze negative.
Nuove misure del Cremlino per il fronte ucraino
Mentre il conflitto continua in Ucraina, il Cremlino sta attuando misure per inviare riservisti al fronte senza dover dichiarare uno stato di guerra o mobilitazione. Secondo l’Institute for the Study of War, non si prevede una chiamata di massa di riservisti, ma piuttosto un flusso continuo di soldati di dimensioni ridotte.
Una nuova bozza di emendamento legislativo prevede che i riservisti possano essere richiamati per compiti di difesa durante conflitti armati, senza necessità di dichiarare uno stato di guerra. Le “adunanze militari speciali” autorizzate direttamente da Putin avranno una durata massima di due mesi.
Il sistema di incentivi per le reclute ha mostrato segni di stagnazione, con diverse regioni che hanno già annunciato un taglio ai premi una tantum per i volontari.