La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza cruciale il 15 ottobre 2025, confermando la validità del mandato di Alessandra Todde come Presidente della Regione Sardegna. La decisione arriva dopo che la Regione ha presentato due ricorsi, contestando le azioni del Collegio regionale elettorale che aveva richiesto la sua decadenza. Questo provvedimento, se fosse stato confermato, avrebbe potuto portare allo scioglimento dell’assemblea e all’indizione di nuove elezioni.
Il caso di Alessandra Todde
La Corte ha stabilito che non spettava allo Stato, e in particolare al Collegio regionale di garanzia elettorale della Corte d’appello di Cagliari, decidere in merito alla decadenza dalla carica della consigliera Todde. La motivazione fornita nell’ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, che suggeriva la decadenza del suo incarico, è stata considerata oltre le competenze del Collegio. Di conseguenza, il provvedimento di decadenza è stato annullato, permettendo a Todde di mantenere la sua posizione di leadership nella Regione.
La Corte ha anche specificato che l’unica sanzione rimasta in vigore è quella pecuniaria, mentre il conflitto di attribuzione sollevato riguardo alla sentenza del Tribunale ordinario di Cagliari è stato dichiarato inammissibile. Questo sviluppo rappresenta un importante passo per la stabilità politica della Sardegna, evitando una potenziale crisi istituzionale.
Le implicazioni della sentenza
La decisione della Corte Costituzionale non solo salvaguarda il mandato di Alessandra Todde, ma ha anche ripercussioni significative per il sistema elettorale e le istituzioni regionali. La questione della competenza del Collegio regionale di garanzia elettorale è ora sotto i riflettori, aprendo un dibattito sulla necessità di rivedere le procedure e le norme che regolano tali decisioni.
La sentenza potrebbe influenzare futuri casi simili, stabilendo un precedente riguardo ai limiti delle autorità elettorali e la loro capacità di intervenire in situazioni di conflitto di attribuzione. Le conseguenze di questa decisione potrebbero estendersi oltre la Sardegna, toccando altri ambiti regionali e nazionali, dove questioni simili potrebbero sorgere.
L’importanza di questa sentenza si riflette anche nella stabilità politica della Regione. La conferma di Todde alla guida della Sardegna permette di proseguire con le politiche già avviate e di evitare l’incertezza che nuove elezioni avrebbero portato. La situazione attuale consente alla Presidenza di concentrarsi su questioni cruciali, come lo sviluppo economico e sociale della Regione, senza le distrazioni di un possibile cambio di leadership.
La Corte Costituzionale, con questa sentenza, ha dunque riaffermato il principio della stabilità istituzionale, sottolineando l’importanza di rispettare le procedure e le competenze previste dalla legge.