Meloni spinge per la ‘fase 2’ della ricostruzione a Gaza: oggi il governo si riunisce

Marianna Ritini

Ottobre 15, 2025

Il 15 ottobre 2025, l’Italia si prepara a svolgere un ruolo cruciale nella ricostruzione di Gaza. Dopo la firma degli accordi di Sharm el-Sheikh, che hanno segnato una tappa fondamentale nel processo di pace in Medio Oriente, la premier Giorgia Meloni ha annunciato l’impegno del governo italiano per la cosiddetta ‘fase 2’ di Gaza, come definita dal presidente americano Donald Trump, artefice dell’intesa. In contemporanea, l’attenzione della premier si concentra sull’Africa, in vista della riunione del Processo di Aqaba che si svolgerà oggi a Roma.

L’incontro sulla ricostruzione a Gaza

Durante la riunione odierna del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di un coordinamento tra tutti i ministeri e le istituzioni coinvolte nel progetto di ricostruzione. La premier ha richiesto una particolare attenzione all’aspetto degli aiuti umanitari. L’incontro, fissato per oggi alle ore 14 presso Palazzo Chigi, sarà presieduto dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Le fonti di Palazzo Chigi hanno evidenziato la necessità di definire i prossimi passi per garantire un’efficace attuazione del piano di ricostruzione, in un contesto in cui la situazione a Gaza rimane critica.

La riunione con Re Abdullah II di Giordania

Nel contesto delle sue attività, la premier Meloni parteciperà anche alla riunione di alto livello del Processo di Aqaba, che avrà luogo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Questa edizione segna il decennale dell’iniziativa e si focalizzerà sull’Africa Occidentale, un’area caratterizzata da instabilità politica e dalla presenza di gruppi terroristici. Secondo il Global Terrorism Index, oltre la metà delle vittime del terrorismo a livello globale proviene da questa regione. Quindici dei venti attacchi più letali si sono verificati in Africa Occidentale, che include Paesi come Burkina Faso, Mali, Niger e Nigeria. Qui, il legame tra criminalità e terrorismo è evidente, alimentato da fattori come povertà e malnutrizione, che favoriscono il traffico di esseri umani e la migrazione forzata.

Le discussioni si concentreranno anche sulle strategie internazionali per affrontare le cause di questa instabilità, in linea con il Piano Mattei, la strategia italiana per l’Africa che promuove partenariati e cooperazione per lo sviluppo. Oltre a Giorgia Meloni e Re Abdullah II, parteciperanno alla sessione cinque capi di Stato e di governo, insieme a rappresentanti di numerosi Paesi africani e asiatici, esperti del settore e inviati speciali. I lavori si svolgeranno a porte chiuse, come da tradizione.

Cos’è il Processo di Aqaba

Il Processo di Aqaba, istituito nel 2015 da Re Abdullah II, è un forum internazionale di dialogo e cooperazione che mira a rafforzare il coordinamento nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo. Fondato su tre direttrici di azione – prevenzione, coordinamento e superamento delle lacune operative – il Processo ha visto la realizzazione di 33 riunioni a livello di capi di Stato, ministri ed esperti, focalizzate su specifiche aree geografiche. In occasione dell’incontro, la presidente del Consiglio avrà anche colloqui bilaterali con alcuni leader presenti. Questo evento rappresenta un’importante novità, poiché è la prima volta che l’Italia ospita un’iniziativa di tale portata.

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