Massacro del Circeo, Angelo Izzo: “Non sono un mostro, le scuse sarebbero una farsa”

Franco Fogli

Ottobre 15, 2025

L’intervista realizzata da Adnkronos con Angelo Izzo, detenuto presso il carcere di Velletri, offre uno spaccato inquietante della sua vita e delle sue azioni passate. Izzo, noto per essere uno dei responsabili del massacro del Circeo avvenuto nel 1975, ha anche commesso altri crimini, tra cui l’omicidio di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano nel 2005 a Ferrazzano. Le sue dichiarazioni, rilasciate il 15 ottobre 2025, rivelano un uomo che si confronta con il suo passato e cerca di giustificare le sue azioni.

Il pentimento e la vita in carcere

Durante l’intervista, Angelo Izzo ha espresso scetticismo riguardo al concetto di pentimento, definendolo una “baracconata” utilizzata per ottenere vantaggi. Secondo lui, chi come lui è stato segnato da eventi tragici deve dimostrare il cambiamento attraverso azioni concrete. Izzo ha sottolineato che il suo percorso di vita lo ha portato a riflettere profondamente sulle sue scelte e sul loro impatto. La sua difesa legale è affidata all’avvocato Rolando Iorio, che ha recentemente conseguito la laurea in legge, sottolineando un cambiamento significativo nella sua vita. Izzo ha affermato: “Il pentimento è una parola particolare che attiene più alla interiorità di un essere umano, e che pertanto io penso non vada esibito”.

Un’immagine complessa di se stesso

Definito “mostro” dalla cronaca, Izzo rifiuta questa etichetta, sostenendo che non esistono mostri, ma persone che, sotto pressione, possono compiere atti atroci. In un passaggio toccante, Izzo ha spiegato che, pur avendo commesso atti che oggi condanna, non si riconosce in quell’immagine. Ha descritto se stesso come una persona generosa e gentile, portata all’amore per il prossimo, che ha subito una trasformazione negativa a causa delle circostanze. “I fatti di sangue sono irreparabili, inevitabilmente si prova a rimuovere; però, più che il singolo delitto, tendo a rimuovere quello che sono stato”, ha dichiarato Izzo, evidenziando la sua lotta interiore con il suo passato.

Un futuro incerto e le sue azioni attuali

Izzo ha anche parlato delle sue attuali attività, affermando di devolvere parte del denaro che guadagna a associazioni benefiche, considerandolo un modo per esprimere un vero pentimento. Questa azione, secondo lui, rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla vita di eccessi che aveva condotto in passato. La sua dichiarazione di voler contribuire a cause benefiche mostra un tentativo di riparare in parte il danno causato dalle sue azioni. Tuttavia, resta da vedere se queste azioni saranno sufficienti a cambiare la percezione pubblica su di lui e a dare un senso di pace alla sua coscienza.

Queste riflessioni di Angelo Izzo, attraverso l’intervista, offrono uno spunto di riflessione sul tema della responsabilità e della possibilità di redenzione, in un contesto segnato da crimini atroci e dalle loro conseguenze.

×