Gaza, Tajani: “Risultato significativo, ma il piano Trump è fragile”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 15, 2025

Il 15 ottobre 2025, durante un’informativa urgente alla Camera dei Deputati, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha discusso del piano di pace per la Striscia di Gaza, sottolineando l’importanza di un’iniziativa che potrebbe avere un impatto significativo sulla stabilità del Medio Oriente. Tajani ha evidenziato come il successo del piano proposto dal presidente degli Stati Uniti possa rappresentare una vera e propria svolta storica, in grado di influenzare non solo la regione mediorientale, ma anche il Mediteraneo e gli interessi nazionali italiani.

Il piano di pace e la stabilizzazione della regione

Durante il suo intervento, Tajani ha affermato che il piano di pace, noto come piano Trump, è ancora in una fase delicata, con molte variabili da definire. La questione del ritorno delle salme degli ostaggi e il futuro della struttura militare di Hamas sono tra i temi cruciali che necessitano di attenzione. Il ministro ha sottolineato che il percorso delineato dal piano americano potrà avanzare solo in un contesto di calma, lontano da nuove violenze. In questo contesto, il piano prevede il dispiegamento di una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza.

Tajani ha confermato che l’Italia è pronta a contribuire a questa missione, grazie all’esperienza accumulata nel corso degli anni in diverse operazioni internazionali. Ha anche ribadito l’importanza del coinvolgimento del Parlamento nelle decisioni relative alla partecipazione italiana a questa forza internazionale, auspicando una convergenza di intenti tra le diverse forze politiche.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina e gli aiuti umanitari

Affrontando il tema del riconoscimento dello Stato di Palestina, Tajani ha dichiarato che gli sviluppi attuali potrebbero accelerare questo processo, sebbene la presenza di Hamas rappresenti ancora un ostacolo significativo. Ha evidenziato l’importanza della cooperazione con la Giordania e ha annunciato un incontro a Palazzo Chigi per discutere della situazione a Gaza. Il ministro ha nominato un inviato speciale per Gaza, con l’obiettivo di avviare l’invio di aiuti alimentari già a partire dall’inizio di novembre.

Tajani ha messo in evidenza l’impegno dell’Italia nel fornire assistenza umanitaria, dichiarando che si sta lavorando per realizzare il più grande invio di aiuti alimentari mai effettuato. Ha espresso gratitudine per la generosità della filiera agroalimentare italiana, che ha già messo a disposizione cento tonnellate di aiuti da inviare a Gaza.

Nuovo inviato speciale per la ricostruzione di Gaza

Il ministro ha anche annunciato la nomina dell’ambasciatore Archi, attualmente rappresentante dell’Italia presso la FAO, come nuovo inviato speciale del Ministero degli Esteri per la ricostruzione di Gaza. Questa figura avrà il compito di coordinare gli sforzi per affrontare gli aspetti umanitari e la ricostruzione della regione, fungendo da punto di riferimento presso la Farnesina per un tema di fondamentale importanza.

Tajani ha concluso il suo intervento sottolineando che, sebbene la missione di pace sia ancora in fase di valutazione, l’Italia è pronta a rispondere a eventuali richieste di presenza militare, dimostrando così un forte impegno verso la stabilità e la sicurezza della regione.

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