Israele ha deciso di annullare le sanzioni imposte su Gaza, in un contesto segnato dalla restituzione dei corpi di ostaggi da parte di Hamas. Questo sviluppo è avvenuto dopo che, inizialmente, il gruppo palestinese aveva consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi deceduti, detenuti nella Striscia. Nella serata del 15 ottobre 2025, Hamas ha successivamente restituito altri quattro corpi, portando a un cambiamento nelle politiche israeliane riguardo agli aiuti umanitari.
La decisione di Israele
Il governo israeliano, secondo quanto riportato dal Times of Israele, ha scelto di revocare le misure restrittive previste per il 15 ottobre, che includevano la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di Rafah, punto cruciale tra Gaza e l’Egitto. Questa decisione è stata influenzata dalla restituzione dei corpi, che sono stati trasportati a un istituto di medicina legale per l’identificazione, un processo che potrebbe richiedere fino a due giorni. Al momento, Hamas non ha comunicato i nomi degli ostaggi restituiti.
Consegna di altri corpi
Hamas ha informato i mediatori che intende consegnare ulteriori quattro corpi di ostaggi deceduti durante la giornata del 15 ottobre. Fonti diplomatiche, tra cui un funzionario mediorientale, hanno confermato questa informazione al Times of Israel. Di conseguenza, si prevede che il valico di Rafah riapra, consentendo l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza senza restrizioni. Questo sviluppo rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione della situazione nella regione, dopo settimane di tensioni.
Reazioni internazionali
Prima della consegna, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha pubblicato un avvertimento su Truth Social, affermando che, sebbene la restituzione di venti ostaggi rappresenti un grande progresso, il lavoro non è ancora concluso. Trump ha sottolineato che non tutti i resti degli ostaggi morti sono stati restituiti come promesso e ha dichiarato che “la fase due inizia proprio ora”, ammonendo Hamas sul disarmo. Questo richiamo all’azione da parte del presidente americano evidenzia la complessità della situazione e la necessità di ulteriori sforzi per garantire una soluzione duratura.
Il contesto attuale rimane incerto, mentre le dinamiche tra Israele e Hamas continuano a evolversi. Gli sviluppi futuri saranno monitorati con attenzione, soprattutto in relazione alla restituzione di altri corpi e alla riapertura del valico di Rafah, cruciale per la fornitura di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.